X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Pesaro 46 - Dopofestival – False Partenze

Pubblicato il 25 giugno 2010 da Arianna Pagliara


Pesaro 46 - Dopofestival – False Partenze

Si è conclusa ieri 24 giugno la sezione del Dopofestival dedicata al videoclip con l’evento intitolato False Partenze, una selezione di filmati i cui protagonisti sembrano essere spesso in fuga da qualcosa, in maniera più o meno esplicita. Tra i video mostrati nel cortile di Palazzo Gradari, Butter dei Bloody Beetroots e Direzioni Diverse del Teatro degli Orrori, entrambi per la regia di Jacopo Rondinelli, designer ed effettista speciale oltre che video maker, presente durante le proiezioni. Butter, girato tra San Francisco e la Monument Valley, descrive un vero e proprio inseguimento costruito come un frenetico trailer cinematografico; Direzioni Diverse è invece un piano sequenza dal sapore onirico e visionario in cui viene seguito il percorso di Pierpaolo Capovilla, leader del Teatro degli Orrori, mentre canta uno dei brani più significativi del gruppo. Le ambientazioni del video offrono degli scorci visivi accattivanti di una campagna invernale. Ancora, dello stesso autore è stato proiettato in apertura della serata, in anteprima, Natural-mente dei Frigidaire Tango, che miscela dinamicamente animazione e ripresa dal vivo.
Pertanto dei Pan del Diavolo è invece il secondo video per la regia di Stefano Poletti presentato nel Dopofestival: se il primo era un piano sequenza, questo è un piano sequenza in reverse, in cui vediamo una coreografia di persone che, sebbene non sia incappucciata come nel precedente filmato, cela la propria identità con delle maschere che riproducono dei musi di cavallo. Anche di Luca T. Mai e di Pimpinella vengono presentati rispettivamente altri due filmati in questa seconda serata dedicata ai video musicali. Il primo, Orc, sempre su un brano degli Zu, ci mostra i corridoi angusti che portavano all’antro sacro della Sibilla cumana, riproponendo le atmosfere visivo-sonore cupe e nebulose di Left Hand Path; il secondo, Domino, stilisticamente si distanzia molto da Roborama e mostra la fuga angosciosa di alcuni uomini agghindati da pseudo-nazisti, sempre su musica dei Bloody Beetroots. Ancora, troviamo nella selezione intitolata False Partenze un secondo video del collettivo Postodellefragole, per il brano Cera dei Petrol: un filmato notturno in cui una piccola luce direzionale svela in maniera frammentaria il litigio di una coppia in riva al mare. Nico Angiuli e Christian Mantuano firmano invece il video del rapper Walino, che ci mostra la quotidianità della vita nel quartiere San Paolo di Bari. Originale coreografia di oggetti dal sapore vagamente dadaista è invece Cosmic Love di Goldiechiari, in cui una serie di colorati sex toys vengono presentati alla stregua di pianeti con tanto di orbite. Le autrici Sara Goldschmied ed Eleonora Chiari hanno esposto in mostre collettive e personali in tutto il mondo, da New York a Shanghai.
Un secondo video fuori programma (oltre al già citato Natural-mente) ha concluso la serata: A nobel price for war, regia di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, un riuscito omaggio al cinema muto e in particolare alle pellicole di Méliès.
Ottima selezione di videoclip insomma quella proposta della quarantaseiesima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, che grazie al Dopofestival si arricchisce ogni anno di uno spazio vivace e dinamico che offre la possibilità di conoscere nuove, significative realtà del panorama video italiano e non.


Enregistrer au format PDF