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Priscilla la Regina del Deserto

Pubblicato il 26 ottobre 2015 da Maria Vittoria Solomita


Priscilla la Regina del Deserto

Roma, Teatro Brancaccio. Fino al 1° novembre, le regine drag del Priscilla accendono il pubblico italiano. Il musical firmato dal regista Simon Phillips e tratto dalla commedia “The Adventures of Priscilla, Queen of the Desert” (Oscar ai costumi nel ’95), torna al Brancaccio in una versione più snella, dopo aver venduto oltre quattro milioni e mezzo di biglietti in tutto il mondo.

È la storia di Tick, Bernadette e Adam, eccentrici artisti che, per noia o per necessità, decidono di lasciare Sidney per un ingaggio lontano dalla metropoli. Alcuni dei problemi quotidiani non riescono a restare fuori dal Priscilla, il vecchio bus col quale i tre si lanciano nell’entroterra australiano. Tra il punto di partenza e di arrivo, c’è un corposo on-the-road, un viaggio al vetriolo costellato di paillettes, piume e zeppe da capogiro. Si aggiunga pure un guasto al motore, che costringe le drag a fermarsi in mezzo al deserto per poi farsi rimorchiare da Bob, un meccanico di larghe vedute che le aiuta a rimettere in sesto la sgangherata Priscilla. Destinazione Alice Springs, dove Tick, Bernadette e Adam porteranno in scena il loro spettacolo di Drag Queen e, soprattutto, una nuova versione di sé, più grintosa e consapevole.

Notevoli i tre protagonisti Cristian Ruiz (Tick/Mitzi), Marco D’Alberti (Bernadette) e Andrea Rossi (Adam/Felicia), sostenuti da un cast all’altezza, ben allenato e vivace per quasi tre ore di spettacolo. _La sceneggiatura lancia messaggi più meno edificanti sul senso di diversità, integrazione, tolleranza e famiglia (con Tick padre biologico di un paffuto ragazzino). I testi sono infarciti di battute politically incorrect e il ritmo pop è ben scandito dalla colonna sonora di intramontabili successi, tra cui “I Will Survive”, “Material Girl”, “Finally” e “It’s Raining Men”. Interessanti alcuni mashup, come l’ibrido “Celebrate”/“Go west”. Il pubblico ha risposto entusiasta. Accolto come ottimistico segno di speranza l’esecuzione delle canzoni in lingua originale (!)

A chiudere il quadro e a renderlo variopinto, una sovrabbondanza di costumi, oltre cinquecento, alcuni fiabeschi, altri scambiati ad una velocità talmente sorprendente da ricordare certi passaggi dello spettacolare Brachetti. Decisamente un buon lavoro.


(Priscilla regina del deserto) Regia: Matteo Gastaldo Interpreti: Cristian Ruiz, Marco D’Alberti, Andrea Rossi; Massimiliano Colonna, Giada D’Auria, Elisa Marangon, Elena Nieri, Martina Pezzoli, Giovanna D’Angi, Alessia Punzo, Pedro Batista Gonzalez, Matteo Perin, Diego Capitani, Natascia Fonzetti, Simone Nocerino, Paolo Di Caprio, Marco Di Palma, Simone Carbone, Stefano Angiolini, Andrea Riva, Mattia Lisi, Alessandro Martini, Alessandro Orfini Coordinamento musiche: Fabio Serri Scene: Brian Thomson Costumi: Tim Chappel, Lizzy Gardiner webinfo: Promo https://youtu.be/t3zdAg6ryb4


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