X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Roma 2015 - Monogamish

Pubblicato il 22 ottobre 2015 da Antonio Napolitano

VOTO:

Roma 2015 - Monogamish

Tao, autore e regista quarantenne, è stato appena lasciato dalla moglie dopo dieci anni di splendida convivenza e non riesce ad affrontare il distacco. Così decide di coinvolgere amici, familiari, scrittori, professionisti per chiedere un conforto e avere uno scambio di opinione sul tema e ne viene fuori un documentario sull’essere monogamo, sulla fedeltà e sul vero senso dell’amore, argomento di cui tutti in un certo modo sono protagonisti.

Tao Ruspoli, affronta in questo suo documentario uno delle due massime tematiche dell’umanità (l’altra è thanatos) con ironia e leggerezza, mettendosi in gioco e coinvolgendo il suo albero genealogico. Figlio di Alessandro “Dado” Ruspoli, principe sciupafemmine che Marco Ferreri volle come protagonista de La casa del sorriso, e dell’attrice Debra Berger, Tao apre allo spettatore le porte del castello e di Palazzo Ruspoli (che all’interno del doc è di sicuro l’episodio più divertente e anche antropologicamente interessante), per raccontarci degli scheletri del passato su cui si è formata la società occidentale. Da una parte il sesso affrontato con la concezione arcaica del vecchio continente attraverso la religione, il potere, il sangue, gli omicidi, i soldi e dall’altra il punto di vista americano che affronta il tema della post-emancipazione con il coinvolgimento di figure professionali specializzate sul tema. Monogamish è un neologismo, un gioco di parole americano il cui significato è “più o meno monogamo” e che nel mondo anglosassone si identifica in una coppia che vive l’impegno della partnership ma che ha nello stesso tempo raggiunto l’accordo per poter svolgere attività sessuale al di fuori della coppia. In poche parole: sono concessi tradimenti ma nella forma si resta monogami. Più o meno monogami. E proprio dalla radice del termine, ovvero monogamous, parte il viaggio del regista/protagonista nei meandri oscuri dell’amore, alla ricerca della quadratura del cerchio nell’imperscrutabilità dei sentimenti.

Data l’ineffabilità del tema, il viaggio di Tao si sposta fin da subito sull’aspetto antropologico, sul senso della poligamia dal lato storico e culturale, su come è affrontata dalle differenti epoche storiche e dai differenti contesti sociali, per finire a giustificare la scelta finale del protagonista. Il quale, come il titolo, da monogamous si trasforma in monogamish.


CAST & CREDITS

(Monogamish); Regia: Tao Ruspoli; sceneggiatura: Tao Ruspoli; fotografia: Christopher Gallo; montaggio: Patrick Sanchez Smith, Paul Forte, Christopher Seward; musica: Isaac Sprintis; interpreti: Christopher Ryan, Esther Perel, Dan Savage, Stephanie Coontz, Diana Adams, John Perry Barlow, Dossie Easton, Eric Berkowitz, Eric Anderson Susan Block,; produzione: Mangusta Productions; origine: USA, 2015; durata: 74’; Proposta di voto: 2 stelle su 5


Enregistrer au format PDF