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Sogno o realtà: presentazione del corto ritrovato e restaurato di Eduardo De Filippo

Pubblicato il 11 aprile 2014 da Antonio Napolitano


Sogno o realtà: presentazione del corto ritrovato e restaurato di Eduardo De Filippo

Proseguono le celebrazioni del trentennale della morte di Eduardo De Filippo con il progetto I giorni e le notti: l’Arte di Eduardo a cura di Roberto De Gaetano e Bruno Roberti in collaborazione con Università della Calabria–CAMS Dipartimento di studi umanistici, Università di Salerno (e la Fondazione Salerno Contemporanea), Messina (attraverso il Centro Interdipartimentale di Studi sulle Arti Performative), l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, il Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale, la Fondazione “Eduardo De Filippo”, l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, Teatro Valle Occupato, Ripley’s Film.

Dopo Cosenza (Atto primo: Eduardo e le forme) e Salerno (Atto secondo: Eduardo con gli attori, forme della messinscena) è stato il turno di Roma (Atto terzo: Eduardo in… teatro, cinema, televisione, video). L’evento proseguirà a Messina il prossimo settembre (Atto quarto: Eduardo, i linguaggi, le scritture) e si concluderà ad ottobre a Napoli (Atto quinto: Antropologia di Eduardo).

La settimana capitolina è iniziata il 30 marzo scorso al Teatro Valle Occupato con l’omaggio al grande artista napoletano in un’intera giornata a lui dedicata e, tra vari interventi, sono state proiettate una selezione di immagini delle lezioni di drammaturgia che Eduardo tenne negli ultimi anni della sua vita all’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 1 al 5 aprile l’omaggio a De Filippo si è spostato invece al Cinema Trevi “con una ricca rassegna di film diretti, interpretati o scritti da Eduardo, scelti con un criterio tematico per giornate (con la partecipazione di studiosi a presentare i film) e in cui sono state proiettate opere anche poco conosciute o non visibili da anni, tracciando un ritratto caleidoscopico del genio dell’attore/regista/drammaturgo, da cui emerge il suo apporto inventivo e spesso geniale, tra illusione e maschera, sogno e reale, melodramma e commedia”. Proprio in questa rassegna il 4 aprile è stata presentata in anteprima una chicca, un nuovo filmato interpretato (e presumibilmente creato) da Eduardo, appena ritrovato e restaurato dalla Cineteca Nazionale. A presentare il filmato, intitolato Sogno o realtà e della durata di 6 minuti, è stato Sergio Bruno, esperto di conservazione e restauro film della Cineteca, che ha raccontato l’esperienza del ritrovamento e il lavoro realizzato “attraverso un processo particolare e filologico adottato per pulire la qualità delle immagini e del sonoro. Un lavoro scrupoloso che un ritrovamento e un evento del genere richiedevano assolutamente”. Nel corto si vede un Eduardo ubriaco che brinda con degli amici (visibili solo in quanto ombre) per la riuscita delle elezioni del ‘48 e proprio quando gli viene chiesto di dire per chi ha votato, si sveglia e si capisce che era tutto un sogno e tornato alla realtà, realizza che deve andare a votare ma non ricorda dove ha messo la scheda elettorale.

Il filmato è un’opera di straordinaria attualità e visionarietà e come il precedente Monologo (cortometraggio sul Piano Marshall ritrovato e restaurato lo scorso anno) faceva parte degli archivi cinematografici della Democrazia Cristiana donati alla Cineteca Nazionale dalla famiglia di Guido Gonella. Molto argomentato dai relatori è stato proprio il tema politico e, come hanno tenuto a precisare tutti (da Maurizio Giammusso, biografo di Eduardo, a Paola Quarenghi, docente de La Sapienza), nonostante i filmati fossero stati commissionati dalla Democrazia Cristiana avevano solo una finalità divulgativa e, Eduardo, soprattutto negli anni del Dopoguerra, non si è mai schierato pubblicamente. Intenso è stato l’intervento di Paola Quarenghi, “Sogno o realtà come anche Monologo non sono un mezzo di propaganda. E infatti per questo alla fine furono entrambi scartati dalla DC. Eduardo era un maestro dell’ambiguità, ne sono prova i suoi dialoghi sul filo del rasoio che non ci permettono di sapere: Eduardo non rivela e non si schiera. Durante i suoi interventi televisivi, non ha mai parlato d’altro se non di teatro. E le sue scelte/non scelte spesso hanno creato anche malumori e discussioni. È il caso della celebre battuta di Napoli milionaria “Adda passà a’ nuttata” che fu ritenuta come un finale consolatorio, una sorta di rassegnazione, per cui Eduardo fu rimproverato dalla sinistra, rimprovero che dispiacque molto all’attore napoletano”. Dello stesso avviso è stato anche l’intervento di Roberto De Gaetano, “La commedia dell’arte fa dell’ambivalenza il proprio motore di azione, come nel caso della commedia degli equivoci. Eduardo invece fa dell’ambivalenza una struttura enigmatica, non un artefatto. Il finale nelle sue opere è un finto scioglimento della commedia che rimane invece un enigma. Quella di Eduardo è infatti “una commedia scettica”, molto originale per il ‘900. Sogno o realtà è una perfetta sintesi del mondo eduardiano dove troviamo tutti gli elementi della sua opera. L’alterazione della realtà, la perdita della coscienza, il dialogo con le ombre e il farfugliamento, quella trasformazione del parlare che diventa incomprensibile e balbettante e che in Natale in casa Cupiello, echeggia nel mutismo finale di Luca. Ma c’è di più, in Sogno o realtà c’è una rima visiva attraverso il passaggio dal sogno alla realtà risolto con il movimento che trasforma la tovaglia in lenzuolo e che ci fa passare dall’eccitazione allo stato confusionale in cui Eduardo non trova la scheda. Infine il ricorso all’intervento religioso con l’appello e l’invocazione di aiuto a San Gennaro”. Caratteristiche visive e scenografiche che trovano molte corrispondenze nelle commedie di Eduardo, come ha precisato Antonella Ottai: “Nel corto, troviamo il riferimento alle ombre (come in Questi fantasmi) o al mondo dei sogni come ne Le voci di dentro, dove tutti sognano, ogni personaggio è sogno che permette di entrare nel privato e nell’intimo delle famiglia e dei propri membri. Molto interessante è anche la miniaturizzazione. Con poche cose, basta un letto, un comodino e un armadio e Eduardo ricrea il mondo di Luca Cupiello, quello stesso modo di svegliarsi e di vestirsi, quella stessa eccitazione e confusione intima e riservata ma con una finestra costantemente aperta sul mondo”. Le celebrazioni del trentennale della scomparsa di Eduardo non si fermano, ma a breve saranno annunciati nuovi incontri e nuovi eventi. Sogno o realtà è una chicca il cui ritrovamento non poteva avvenire in un momento migliore e che ci fa costantemente ripensare e rifare i conti con un continente come quello di Eduardo che non è mai chiuso, ma che ogni volta si riaffaccia sempre più attuale e moderno.


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