X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Souvenir dell’impero dell’atomo [fumetto]

Pubblicato il 19 maggio 2014 da Antonio Napolitano


Souvenir dell'impero dell'atomo [fumetto]

Un cittadino encomiabile nel suo lavoro con una moglie e una figlia piccola amorevoli, la macchina e la casa bassa con giardino, tipico American style anni Cinquanta. È la vita, all’apparenza, perfetta di Paul Linebarger, uomo medio che fa il passacarte al Pentagono ma che nasconde una strana storia. Ogni giorno, dall’età di quattordici anni, parla con Zarth Arn, sire di un impero galattico che vive 120mila anni nel futuro. È paranoia o verità? Scoperto dai suoi colleghi del Pentagono, Paul è costretto ad entrare in terapia psichiatrica, ma proprio quella che dovrebbe essere la sua cura, diventa ulteriore causa di guai. Gibbon Zelbub, malefico personaggio che ha contatti con il governo e le industrie militari, con la complicità dello psichiatra, vuole impossessarsi delle conoscenze fantascientifiche di Paul per realizzare il suo piano malvagio. Ma Paul è pazzo o no?

Questa in breve la trama di Souvenir dell’impero dell’atomo, graphic novel sceneggiato da Thierry Smolderen, saggista e docente della Scuola delle Belle arti di Angoulême, e disegnato da Alexandre Clérisse, giovane autore francese di grande avvenire al suo esordio in Italia con quest’albo particolare ed originale sotto diversi punti di vista. Ad esempio, dal punto di vista estetico in un momento storico in cui l’editoria dà sempre meno importanza alla presentazione del prodotto (soprattutto per ragioni economiche), la cura e la qualità con cui la BAO Publishing ha realizzato l’albo è una bella sorpresa per gli amanti dei comics e per i collezionisti esigenti. La copertina rigida con i particolari in rilievo infatti attrae subito il lettore e rende merito ai disegni e ai colori smaglianti di Clérisse. L’autore francese mischia vari stili partendo dall’influenza di comics d’epoca dell’immaginario americano e internazionale come Dick Tracy, Flash Gordon, Buck Rogers (e del lavoro dei copertinisti dei Pulp Magazine) e passando per l’animazione statica dei cartoon degli anni Cinquanta (si veda ad esempio la nascente produzione Hanna-Barbera). Arriva così ad un risultato finale più che positivo, sintetizzando il tutto con un tratto e un movimento pacato e statico in un’opera organica e omogenea che si rispecchia nel pieno contesto retro-futurista (corrente che si ispira a come il futuro è stato immaginato in passato, e soprattutto nel periodo dell’esplosione della fantascienza di consumo). Non a caso il disegno di Clèrisse gioca molto con le forme geometriche degli spazi e dei luoghi che si oppongono al tratto vignettistico con cui sono invece disegnati i protagonisti. Basti vedere come i pianeti del futuro riprendono luoghi e ambientazioni in pieno stile Metropolis mentre i protagonisti girano con vestiti dell’Antica Roma. E qui si entra nel punto di vista narrativo.

Le scelte di Clérisse si configurano perfettamente con il racconto di Smolderen, che fa dell’ipercitazionismo una sua forza, spargendo indizi per tutta la storia. L’impero dell’atomo a cui fa riferimento il titolo è un romanzo di A. E. van Vogt, uno dei padri “dell’epoca d’oro della fantascienza”, in cui si racconta di una nuova civiltà che ricorda molto l’Impero Romano con l’upgrade delle nuove tecnologie e delle armi di distruzione di massa. Molti nomi protagonisti di Souvenir invece sono dei chiari rimandi ad altri personaggi di sci-fi come la principessa Alura (sogno erotico di Paul) che è presente in Buck Rogers; Zarth Arn, il sire con cui parla Paul, è uno dei personaggi di un film italiano del 1978, Scontri stellari oltre la terza dimensione (Starcrash) più che un b-movie una parodia dello SF, nata sulla scia del successo di Star Trek e Guerre Stellari; infine il Capitano Alvarez, Dama Da, Lord Sto Odin, il Pianeta Shayol sono tutti nomi e personaggi che ritornano nei romanzi di Cordwainer Smith, pseudonimo del vero Paul Linebarger, scrittore di fantascienza degli anni Cinquanta, che è il protagonista del graphic novel.

Smolderen, portando a galla i traumi infantili di Paul, attraverso un piano narrativo fatto di continui sbalzi temporali (flashback e flash-forward) e di costanti trasferimenti in differenti località e Paesi, non fa altro che far viaggiare il lettore nel mondo della fantascienza e della sua creatività. Ma in questo scorrere non lineare e decostruzionista, la mise en abyme di Souvenir assume una forte connotazione politica, connotazione con cui la fantascienza ha sempre avuto un legame profondo. Si parte infatti dai massacri di Shanghai del 1926, si passa all’Ungheria del 1956, si cita Lo spopolatore (Le dépeupleur) opera di Samuel Beckett metafora dello sterminio nazista, e soprattutto il racconto si svolge nel pieno scenario della Guerra Fredda e dell’antipatia con cui il governo americano vedeva la fantascienza e teneva sotto controllo i suoi autori. Un’opera non facile, da leggere con cura e attenzione anche per gustarsi appieno i disegni.

P.s. fatti i complimenti per la qualità e la cura delle opere BAO, bisogna però segnalare che la stessa cura non si riscontra nel sito internet, ostico e dalla navigazione non facile.


Autore: Thierry Smolderen, Alexandre Clérisse
Titolo: Souvenir dell’Impero dell’Atomo
Titolo originale: Souvenirs de l’empire de l’atome
Traduzione: Michele Foschini
Editore: BAO Publishing
Dati: 144 pp, cartonato
Anno: 2013
Prezzo: 19,00 €
Isbn: 9788865431948
webinfo: [Scheda libro sul sito BAO Publishing>http:// www.baopublishing.it/view.ph...]


Enregistrer au format PDF