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Sulle tracce di Goethe in Sicilia - DOC/Paesaggio

Pubblicato il 28 novembre 2020 da Matteo Galli

VOTO:

Sulle tracce di Goethe in Sicilia - DOC/Paesaggio

Il Torino Film Festival è stato particolarmente prodigo di documentari interessanti e di varia natura, alcuni siamo anche riusciti a recensirli nei giorni scorsi. Quello di Peter Stein intitolato Sulle tracce di Goethe in Sicilia non lasciava – occorre dirlo – immaginare chissà quale originale meraviglia, ma al di là delle non altissime aspettative è parso un’opera molto molto scolastica e didascalica, un prodotto, tanto per intenderci, degno di Rai Storia o Rai Arte (in effetti la Rai lo ha coprodotto) ma forse non completamente degno di figurare in una, sia pur minore, sezione del Festival di Torino.

Per chi non lo sapesse, Peter Stein (1937, stesso anno di Goffredo Fofi cfr http://www.close-up.it/suole-di-ven...) è, ma forse sarebbe più corretto dire, è stato uno dei più grandi registi teatrali della Germania Occidentale prima e fino a un certo punto della Germania unificata. Si fa tuttavia fatica negli ultimi dieci-dodici anni a indicare uno spettacolo memorabile dopo la messa in scena dell’intero Faust di Goethe (più di 11.000 versi) in occasione dell’Expo di Hannover nel 2000 (con Bruno Ganz) e dell’intera trilogia del Wallenstein di Schiller con Klaus Maria Brandauer protagonista a Berlino in una vecchia fabbrica di birra dismessa. Da allora, diciamo così, Peter Stein amministra il proprio grandissimo capitale simbolico e nulla più. Di questa onesta ma in fondo non particolarmente necessaria amministrazione fa parte anche quest’opera cinematografica, non sappiamo se fortemente voluta o semplicemente su commissione, che si propone lo scopo di ripercorrere i mesi e le tappe siciliane di Goethe durante il viaggio in Italia. Lo scrittore tedesco soggiornò in Italia due anni, fra il 1786 e il 1788, risiedendo per lo più a Roma, la città delle vestigia antiche e del primo Rinascimento, ma compiendo lunghi soggiorni anche a Napoli, a Palermo e in altre zone della Sicilia tutta. Al pari dell’Italia centro-meridionale e forse più di ogni altro luogo visitato la Sicilia fu per Goethe un museo a cielo aperto, quanto di più vicino e a portata di mano ci fosse per farsi un’idea di che cosa era stata la Grecia antica, la Sicilia è arte greca e natura greca a un tempo, secondo un’immagine e un progetto per molti aspetti stilizzati e idealizzati, ulteriormente venuti a rafforzarsi nei trent’anni che intercorrono fra il viaggio stesso e il suo resoconto, la Italienische Reise, appunto.

E dunque Peter Stein (che vedete in foto), che ormai da diversi anni vive alle porte di Roma, si mette in cammino, prende la nave da Napoli e approda a Palermo. Qui, facendosi accompagnare da numerose “guide” con cui interagisce, ciascuna titolare di diverse competenze (il geografo, il botanico, il prete, il germanista, l’archeologo, così chiamati, poi declinati per nome e cognome solo nei titoli di coda), cui vanno ad aggiungersi alcune figure istituzionali, la più celebre delle quali è quella del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, compie tutto l’itinerario goethiano: Palermo, Segesta, Castrovillari (Enna), Girgenti (Agrigento), Catania, l’Etna, Taormina e va a vedere che cosa resta della Sicilia vista da Goethe e girata a dorso di mulo insieme al fidato Christoph Heinrich Kniep che gli funge da accompagnatore e disegnatore. Spesso Stein confronta i disegni di Kniep con le inquadrature del proprio operatore, secondo un’operazione piuttosto meccanica, intervallata appunto dai dialoghi con gli esperti e da letture di una voce off/over di brani del viaggio, tradotti in italiano. Stein parla per lo più in italiano con qualche erroruccio ma ci sta; ogni tanto, non spesso, si lascia andare al tedesco. Ne risulta un’opera, come detto, molto ma molto didascalica, anche piuttosto banale sul piano squisitamente cinematografico; del resto Stein ha girato sì qualche film, ma si tratta, anzi si trattava della mera trasposizione cinematografica di allestimenti teatrali, a cominciare da uno dei suoi storici allestimenti di Berlino Ovest, quello dei Sommergäste (I villeggianti) di Maksim Gor’kij, con Bruno Ganz, Otto Sander, Edith Clever, allestito (1975) e poi girato (1976) alla Pfaueninsel, l’Isola dei Pavoni berlinese. Che tempi erano quelli per il teatro tedesco, che tempi per Peter Stein.

Sulle tracce di Goethe in Sicilia non lasciava - Regia: Peter Stein sceneggiatura: Markus Stein ; fotografia:Andrea Josè Di Pasquale; montaggio: Markus Stein; cast: Alessandro Averone (voce narrante), Peter Stein, Andrea Josè Di Pasquale, Vincenzo Guarrasi, Leoluca Orlando, Padre Gaetano Ceravolo, Manlio Speciale, Michele Cometa, Michele Buffa, Agata Villa, Giuseppe Parello, Elio Galvagno, Ruggero Moncada, Paolo Cipolla, Boris Behncke, Nicola Aricò; produzione: Zivago Film, in collaborazione con Rai Cinema; origine:Italia, 2020; durata: 89’.


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