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TE LO LEGGO NEGLI OCCHI

Pubblicato il 18 settembre 2004 da Antonio Pezzuto


TE LO LEGGO NEGLI OCCHI

C’è gente che le storie le inventa. E questo è un lavoro. Poi c’è gente che prende queste storie e le trasforma in sceneggiature. E questo è un altro lavoro. Lavoro completamente diverso è quello di chi queste parole scritte riesce a trasformarle in immagini. Lavoro delicato, questo del regista, e, per saperlo fare, non basta saper piazzare la macchina da presa laddove si deve, o avere le amicizie e sintonie con le persone giuste. Valia Santella è un esempio di chi dovrebbe assumere un po’ di modestia, e limitarsi a scriverle, le storie, e limitare le proprie apparizioni dietro la macchina da presa. Non basta, infatti, alla quarantenne regista napoletana, la sceneggiatura scritta assieme ad Heidrun Schleef, un cast che include Stefania Sandrelli, Teresa Saponangelo o Ernesto Mahiuex, e soprattutto il grande aiuto di Moretti, produttore e sponsor del film e della sua presenza qui al Lido, per riuscire a far vedere sullo schermo, la storia di una donna (Stefania Sandrelli) cantante napoletana alla fine della carriera, che rapisce la giovane nipotina portandola in giro tra isole del golfo e quartieri proletari del capoluogo campano. Pieno di luoghi comuni (i teppisti che vanno in giro in motorini senza casco, il ristorante con la frittura di pesce), occasioni sprecate (la scena in cui la Sandrelli canta la canzone del titolo, bellissima concettualmente, ma visivamente totalmente irrisolta), momenti di pura squallida piaggeria (il cameo di Moretti, con successivo dialogo sulla bellezza di quell’uomo buffo), attori che sembra siano lasciati continuamente allo sbando, intensamente intenti a gesticolare, il film si trascina stancamente, in continua crisi afasica, lungo una Napoli da cartolina triste, e attraverso una Roma dove le case sono di 200 metri quadri, per testimoniarci che tutto questo è un mondo di sogno, destinato a quei i pochi che questo mondo hanno voglia di sognarlo o di ricordarlo. Il film, comunque, in sala è stato applaudito. Quanto abbia influito in questo la presenza in sala di Moretti non è dato saperlo.

[settembre 2004]

Regia: Valia Santella Sceneggiatura: Valia Santella, Heidrun Schleef Montaggio: Clelia Benevento Interpreti: Stefania Sandrelli, Teresa Saponangelo, Luigi Maria Burruano, Ernesto Mehieux Durata: 82’ Origine: Italia 2004

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