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The Canyons (Conferenza Stampa)

Pubblicato il 30 agosto 2013 da Giammario Di Risio


The Canyons (Conferenza Stampa)

Pronti via e il maestro Paul Schrader, regista e sceneggiatore di capolavori quali Taxi Driver, Toro scatenato o L’ultima Tentazione di Cristo, si protegge in sala stampa dichiarando ai giornalisti che non parlerà della vita privata di Lindsay Lohan, protagonista del suo The Canyons, opera fuori concorso in sala oggi a Venezia. Evidentemente il nostro conosce bene la stampa italiana assetata di scoop e incuriosita dal mancato arrivo al Lido dell’attrice hollywoodiana, che ha dato forfait all’ultimo momento.

A fare compagnia al regista erano presenti lo sceneggiatore Bret Easton Ellis, l’attore di film hard James Deen, che nel film interpreta il personaggio di Christian, e Tenille Houston, che porta in quadro il personaggio di Cynthia, vera metafora dell’attrice fallita costretta a dare lezioni di yoga.

Sin da subito Schrader si è voluto concentrare sull’idea di progetto che ha preceduto le immagini di questo film dichiarando: siamo partiti con un budget ridottissimo e i finanziamenti sono arrivati quasi esclusivamente da internet con molti attori scritturati mediante provini organizzati in rete. È stata una sfida vera e propria e non vi nascondo che abbiamo avuto molti problemi, infatti non credo che farò un altro film con queste modalità. Abbiamo risparmiato sul trucco, sui trasporti e i vestiti, cercando di far capire che stiamo entrando in una nuova epoca. Non esiste più il cinema del Novecento, e per questo motivo ci sono all’inizio immagini di sale cinematografiche fatiscenti, abbandonate. Il maestro ha poi continuato su questa linea manifestando grande interesse riguardo alle nuove forme della cultura convergente, che vedrebbero il cinema, inteso come lanterna magica, un passo indietro rispetto ad altre piattaforme. Non è mancata ovviamente una sua lettura riguardo alla recitazione della Lohan: è un’attrice temeraria, che ha bisogno di vivere a trecentosessanta gradi il suo personaggio. Questo la porta a gestire una sorta di esaurimento prima del momento decisivo, coinvolgendo tutto il set. È stata brava nel suo primo ruolo duro rispetto ai tanti personaggi portati in dote per la commedia romantica.

Lo sceneggiatore Bret Easton Ellis ha risposto con raziocinio poi a una giornalista che rilevava alcune risate eccessive durante l’anticipata stampa: i dialoghi di questo film toccano l’humour nero e il ridicolo quindi non mi sorprendo che si possa ridacchiare. A volte le reazioni degli spettatori non mi piacciono ma posso comprenderle. The Canyons è un’operazione volta ad aggiornare il noir nell’epoca, come sottolineato da Paul, in cui il cinema sta assumendo forme completamente diverse. Non mi sono concentrato troppo sul posto, ovviamente Los Angeles richiama immediatamente la settima arte ma ho ragionato in termini mondiali: questa storia parla del cinema in generale e dei suoi cambiamenti, superamenti.

Associato, nella camminata, al Richard Gere di American Gigolò, l’attore hard James Deen ha infine sottolineato la sua gratitudine verso il maestro Schrader: devo ringraziare Paul per avermi dato questa possibilità. Devo ammettere che da quando ho interpretato questo ruolo sono diventato più viziato nel mio lavoro. Nel cinema hard ovviamente non hai l’esigenza di motivare ogni tua singola azione, viceversa in questo caso ho avuto la possibilità, necessità di scoprire tutti gli aspetti che ruotano attorno a un personaggio. Prendo e porto a casa l’accostamento a Richard Gere e al suo incedere.


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