X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



The Escape

Pubblicato il 9 settembre 2014 da Giammario Di Risio
VOTO:


The Escape

La vicenda che si racconta è apparentemente semplice e aderisce a precetti che noi spettatori già abbiamo fatto nostri inconsciamente: c’è la lotta tra il bene e il male sotto forma di corsa sfrenata e fuga contro il tempo; c’è il ruolo dello spazio che fortifica le azioni dei protagonisti in uno scenario apocalittico; c’è un segmento dedicato all’evocazione a posteriori di ciò che stiamo osservando; c’è un finale aperto in cui ci incuriosiamo su ciò che potrà arrivare in futuro.

Il cortometraggio The Escape, degli italiani Alessandro De Vivo e Ivano Di Natale, inizia con un respiro affannoso e una musica elettronica che aprono al p.p. del protagonista che sta scappando da qualcuno. Il suo volto è “macchiato”, strisce di sangue entrano in gioco dialettico con i baffi e i capelli neri mentre vorticosamente notiamo lo scenario devastato, fatto di case distrutte contornate da un cielo plumbeo. La m.d.p. gli sta addosso e in questo flusso lineare di lì a poco entrerà una forma di interazione temporale, con uno studio buio e un interrogatorio atto a garantire ciclicità alla storia e ampliamento narrativo.

Siamo in uno sci-fi di qualità in cui possiamo interagire con tre nuclei tematici: il tema dell’ ingresso, caratterizzato da una fase di pericolo e gestito in medias res con riprese a mano e ralenti che alzano il livello tensivo; abbiamo il tema della presentazione, con il dialogo nella stanza buia che mischia le carte narrative donando tuttavia allo spettatore un riflusso dalla suspence della fuga; infine c’è l’eliminazione, di fatto la fase conclusiva in cui lo scenario apocalittico si mostra in tutta la sua completezza e i due eroi, come novelli Volontè e Eastwood made in Leone, potrebbero arrivare ad una resa dei conti. Il finale non lo conosciamo, perché stiamo interagendo con un plot che dovrà avere un seguito vista la grande estetica digitale che sprigiona e l’ottimo versante attoriale, con un intenso Massimo De Matteo che prende l’intero quadro dimostrando inoltre di avere nel suo bagaglio artistico anche diversi registri vocali: dal tono profondo e spaventato a quello asettico e cinico.

Quali sono le riflessioni che ci fermenta questa storia di quattro minuti e mezzo? Mettendo da parte il versante strumentale, di fatto la speranza che il plot possa avere un futuro come lungometraggio, siamo portati inizialmente a godere in superficie del versante estetico. L’estetica digitale ci colpisce come il vortice dell’incipit ma lentamente siamo presi anche dall’operazione metacinematografica che compiono De Vivo e Di Natale: i riferimenti a Matrix, lo scenario richiamante I Figli degli uomini di Cuarón (il corto è stato girato ad Apice, nel beneventano), o il collegamento al videogioco "Assassin’s Creed" soprattutto in alcuni momenti dove è il ralenti a farla da padrone. Non dobbiamo scoprire le motivazioni, sappiamo solo che questo mondo è violento e affascinante allo stesso tempo, fluidamente possiamo godere nello stesso istante della musica, di una voce femminile fuori campo ed essere preda degli spasmi del protagonista; possiamo ritrovare scenari del Sud Italia in chiave apocalittica ed essere immersi in una confusione voluta, dislessica. La “calma” del finale non chiude il cerchio viceversa sprigiona curiosità e il dolly che apre sulla città in lontananza pervasa dalle fiamme è un ulteriore indizio a riguardo.

Vi invitiamo ad osservare con attenzione The Escape, successivo al cortometraggio The Story of a mother, diretto sempre da De Vivo e Di Natale, che ha vinto il premio come miglior corto al 32° Fantafestival di Roma e il Silver Award ai California Film Awards 2012; confidiamo in questa nuova opera di qualità sperando ci possa essere un seguito.

Tweeting: uno sci-fi apocalittico frammentato e ambizioso made in Italy

Whereto: https://vimeo.com/62913057


(The Escape); Regia: Alessandro De Vivo, Ivano Di Natale; sceneggiatura: Alessandro De Vivo, Ivano Di Natale; interpreti: Massimo De Matteo; produzione: Fablemakers; origine: Italia, 2012; durata: 5’,41’’; webinfo:https://www.facebook.com/pages/The-...


Enregistrer au format PDF