Turchia 2001. Il clima di tensione tra la popolazione Curda e il governo Turco continua a generare conflitti armati e migliaia di morti. In uno sterminato paesaggio innevato, le milizie governative controllano il passaggio tra le Turchia "Continentale" e l’area a sud, occupata dalla popolazione Curda. Due camionette sembrano darsi il cambio, arriva un commando di combattenti curdi, colpi di fucile, scoppia la guerriglia. Una giovane donna, Emine, attraversa un grezzo e buio cantiere edile di Istanbul, in cui lavora come ingegnere. Emine è la nuova Turchia, ricca di speranza e aspettative dal suo nuovo ruolo. A sud del Paese, la piccola Aysè, figlia di una famiglia curda, gioca con l’amica del cuore a diventare grande, va a scuola, impara il Turco e soffre per un’infezione agli occhi. The Fall From Heaven, interessante opera prima di Ferit Karahan, mette in comunicazione emotiva le storie di queste due grandi o piccole donne, nella Turchia del conflitto.

Il nuovo lavoro di Emine, e la serietà con cui lo affronta, la mette in conflitto con gli operai curdi del cantiere, che la vedono con ostilità, fatta eccezione per il sedicenne Kursat, fratello di Aysè, che lavora per Emine e ne subisce il fascino. The Fall From Heaven racconta parallelamente le storie delle due donne, ogni personaggio subisce una perdita ed è costretto ad elaborare un lutto. Aysè e la sua famiglia è costretta a lasciare la propria terra dalle autorità turche, e intanto la guerriglia colpisce direttamente la famiglia di Aysè. Emine perde suo fratello, soldato dell’esercito. Il conflitto cambia per sempre la vita di tutti i personaggi e tutti restano schiacciati dal peso dell’odio con cui viene percepito l’altro.

Attanagliato in questo clima cupo e teso, lo spettatore riesce a percepire con forza le connessioni sentimentali che si instaurano tra i personaggi, tutti in lutto, tutti però alla ricerca di una nuova pace. The Fall From Heaven è un film asciutto e rigoroso. Emine e Aysè si troveranno una di fronte all’altra, immerse nella neve, nelle loro rispettive camionette, stanno per darsi il cambio, ma la Turchia non si dimostrerà ancora all’altezza dei dolci sorrisi che le due donne si scambieranno.