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Toad`s Oil – IFFR 2010 – Bright Future

Pubblicato il 2 febbraio 2010 da Luca Lardieri


Toad`s Oil – IFFR 2010 – Bright Future

Se c`è una cosa che questa trentanovesima edizione del IFFR ha confermato è che la cinematografia asiatica, soprattutto quella nipponica e quella coreana, è vitale ed in piena salute, capace com’è di spaziare dall’horror, al dramma sentimentale, alla commedia e al film d’azione. Abbiamo visto piccoli capolavori tratti da manga (Air Doll), a metà strada tra fantasy e dramady (termine coniato recentemente dagli USA, che ben si addice a molti film orientali), e pellicole capaci di dare nuova linfa al Neorealismo (Autumn Adagio). Tutti con qualcosa di curioso da raccontare e di nuovo da offrire. Stili diversi eppure così vicini da un punto di vista narrativo da poter racchiudere tutto il cinema in una corrente unidirezionale, ormai “padrona di casa” nei vari festival sparsi per il mondo, ma che purtroppo stenta ad arrivare nelle nostre sale. Sicuramente, con un po’ piu di coraggio da parte dei nostri distributori, questi autori non faticherebbero a trovare consensi anche da parte del nostro pubblico. Ne è un esempio Toad’s Oil, opera prima di Yakusho Koji, uno dei piu grandi attori del cinema asiatico contemporaneo (ha lavorato anche con Inarritu in Babel e con Rob Marshal in Memorie di una Geisha), che con grande personalità porta sullo schermo un dramma familiare molto simile al morettiano La stanza del figlio, mischiando commedia, fantasy e demenzialità stile slapstick comedy. Il tutto sorprendendo di continuo lo spettatore, senza mai annoiarlo, angosciarlo o confonderlo.
Takuro, un brillante e benestante agente di borsa, vive per il proprio lavoro. Un giorno, in seguito ad un banale incidente di macchina, suo figlio cade in coma e, nel giro di pochi giorni, muore. Scosso dal fatto, ma desideroso di mostrarsi forte, Takuro inizia ad avere un comportamento alquanto bizarro. Dapprima inganna la fidanzata del figlio, prendendo il suo posto e facendole credere che il suo ragazzo è ancora in vita, poi intraprende un singolare viaggio in camper col migliore amico del figlio Akiba. Quest’ultimo si sente in colpa, perchè l’amico ha avuto l’incidente proprio mentre lo stava andando a prendere all’uscita del riformatorio. I due, inizialmente diffidenti, durante il viaggio inizieranno una bellissima nuova amicizia, che porterà Takuro a tornare sui propri passi e a cercare la propria pace mentale nelle perle di saggezza elargite da un venditore ambulante e dal suo “magico prodotto”, Toad`s Oil.
Le immagini che si susseguono sullo schermo sono una gioia continua per lo sguardo. Una festa di colori, di danze, di giochi, di lacrime miste a sorrisi e di gioia mista a dolore. La morte viene rappresentata come un momento ineluttabile della vita di ogni essere vivente e che proprio per questo motivo bisogna viverla, nonostante il dramma che si cela dietro di essa, come un qualcosa che impreziosisce e dona senso alla vita stessa. La bravura degli attori, specialmente quella del navigato Koji, riesce a far accettare tutte quelle piccole incongruenze in cui cade spesso vittima la sceneggiatura. I generi mischiati e stravolti, il didascalismo di alcune sequenze, le metafore visive a volte eccessivamente confuse (in tal senso basta vedere la scena in cui Koji si ritrova a tu per tu con un grosso orso bruno inferocito), riescono a non infastidire e a passare quasi inosservate, perchè la storia che viene raccontata trasuda onestà, genuinità, necessità di prendere vita sullo schermo.
La sezione più interessante di questa edizione del Festival di Rotterdam, è sicuramente Bright Future (futuro luminoso) che, sicuramente, pur mostrandoci punti di vista alquanto tetri del nostro futuro “reale” nonchè del nostro presente, mette in mostra registi giovani (o comunque alle prime armi con un lungometraggio) di indubbio talento tecnico e narrativo. Non è assolutamente un caso che più della metà dei film presenti in questa sezione provengano dall’oriente.


CAST & CREDITS

(Gama no abura); Regia: Yakusho Koji; sceneggiatura: Yakusho Koji, Nakada Hideko; fotografia: Kurita Toyomichi; montaggio: Ueno Soichi; musiche: Saito Neko; interpreti: Yakusho Koji, Sawayashiki Junichi, Nakaido Fumi; produzione: Phantom Film, Pyramid Film; origine: Giappone, 2009; durata: 131’


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