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Tributo a Heath Ledger - Roma 2009 - Extra

Pubblicato il 17 ottobre 2009 da Nicola Lazzerotti


Tributo a Heath Ledger - Roma 2009 - Extra

Si e tenuto oggi presso la sala Ikea del Parco della musica di Roma, nell’ambito della sezione Extra del Festival Internazionale del Film di Roma l’atteso tributo a Heath Ledger.
Intento dell’incontro quello di far conoscere al pubblico un’immagine diversa e inedita dell’attore-autore australiano, recentemente scomparso, attraverso la presentazione di alcuni suoi lavori poco noti e la sua adesione al collettivo di video-artisti The Masses.
Ad animare l’incontro l’amico artista Matt Amato (tra i fondatori di The Masses), la producer Sara Cline e il direttore della fotografia Nicola Pecorini, con cui Ledger ha avuto spesso modo di collaborare.

Negli oltre cinquanta minuti di proiezione sono stati mostrati sia lavori di Matt Amato (Wolves Act 1 & 2, girato il giorno della tragedia, e Lovers In Captivity) che di Ledger: King Rat (lavoro di animazione in collaborazione con Daniel Auber), Morning Yearning, Cause N Effect e lo struggente video, di cui lo stesso Ledger è protagonista, per il cantautore Nick Drake.

Ledger mostra nei suoi video musicali un talento visivo reale ed una capacità immaginifica tali da rendere eccellente la fattura del suo lavoro. Egli dimostra come regista doti sconosciute al grande pubblico, venate da toni malinconici e cupi. Tratti che emergono limpidi nei pochi lavori audiovisivi e che tracciano, all’interno dell’opera complessiva, un prematuro stile autoriale. Altra opera determinante è il video di animazione King Rat, infatti oltre allo splendido lavoro di esecuzione, si comprende attraverso il back-stage del video e le parole del co-regista Daniel Auber, come animatamente e visceralmente determinante sia stato il contributo creativo dell’attore e quanto sforzo egli abbia dedicato alla sua realizazione.
Tutti gli ospiti hanno poi ricordato che la grande forza dell’autore australiano, risiedeva nella sua capacità di rendere chiare le idee che voleva realizzare, e il rigore con cui affrontava il suo lavoro, azione che si è trasformata brevemente in lezione per lo stesso gruppo di The Masses.

Emerge da quest’incontro una nuova immagine dell’uomo e dell’artista Ledger, una persona, tutto sommato, semplice e determinata nel suo lavoro, ma anche inaspettatamente ricca di un vigore espressivo inusitato. Ricollocato dai colleghi e amici in una dimensione più intima e privata l’artista, prematuramente scomparso, è svelato anche e soprattutto nelle sue doti umane e caratteriali. E rimaniamo incuriositi nel conoscere i lavori interrotti, che solo nella loro presentazione creano un sentito interesse, come la riduzione cinematografica del romanzo di Walter Tevis La regina degli scacchi a cui stava lavorando prima di morire. Romanzo a cui Ledger si era particolarmente legato e che sentiva intimamente, sia per l’amore privato per gli scacchi che per le figura femminile dominante nell’opera, figura, ed è lo stesso Matt Amato a raccontarcelo, “...in cui rivedeva le sue due donne: Michelle e Matilda” (compagna e figlia, ndr).


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