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Vegas - Roma 2009 - Alice nella città

Pubblicato il 18 ottobre 2009 da Donato Guida


Vegas - Roma 2009 - Alice nella città

Presentata nella sezione Alice nella città, Vegas è una sorpresa squisitamente inaspettata. Di primo acchito il film sembra essere niente più che la storia di tre ragazzi “fuori”, distrutti da situazioni familiari che, seppur diverse, sono comunque strazianti.
Thomas viene invitato in un centro d’assistenza giovanile dopo che i poliziotti scoprono che la madre subisce violenze dal suo compagno e, in più, scopre che non gli è permesso né sapere dove è stato mandato il fratello minore, né tornare a casa sua finché il compagno della madre non avrà abbandonato l’appartamento.
Marianne, ospitata nello stesso centro, è un’adolescente che molti, frettolosamente, definirebbero “spostata”: i suoi genitori sono inesistenti (la ragazza fa credere ai suoi amici di essere orfana, ma solo verso la fine del film si scoprirà che sua madre è una tossicodipendente) e lei riesce a farsi sbattere fuori da tutte le famiglie adottive dalle quali è ospitata – sua unica volontà è quella di tornare ad abitare con suo zio (con il quale sembra esserci un rapporto morboso) e la moglie di lui (che malvolentieri sopporta la ragazzina).
Terje, il più piccolo dei tre, a seguito di una crisi psicologica del padre sembra vivere fuori dal mondo reale o, sarebbe meglio dire, in un mondo tutto suo in cui la principale urgenza è quella di risparmiare dei soldi per andare in Danimarca a ritrovare la madre. I tre stringeranno un’amicizia che, tutt’altro che forte, nasce soprattutto dal reciproco bisogno di amare ed essere riamati.
Si diceva che il film, ad un primo impatto, sembra raccontare la storia di questi tre ragazzi “fuori”, ma a ben vedere vi è un significato ancora più forte: una riflessione assai pregnante sul significato della famiglia nel mondo contemporaneo. Ciò che i tre ragazzi creano nel loro reciproco rapportarsi, infatti, non è una semplice amicizia, ma una vera e propria famiglia. Purtroppo però, così come avvenuto all’interno delle loro "vere" famiglie d’appartenenza, anche questa “nuova famiglia” è destinata a disgregarsi.
Il più piccolo dei tre, infatti, si chiude definitivamente nel suo mondo interiore, tuffandosi nei freddi mari norvegesi dove pare fosse scomparsa la madre.
La voglia di distruzione di Marianne alla fine si ritorce su se stessa costringendo la ragazza a convincersi anche a chiudere i rapporti con Thomas.
Thomas, infine, si ritrova allo stesso punto di partenza: anche la sua seconda famiglia si è allontanata da lui e, visto che anche il fratellino ha fatto le sue scelte (restare con i suoi genitori adottivi), a lui non resta nessun altro da amare, e nessuno che lo ami.
Vegas è un film votato alla negatività, eppure un barlume di speranza sembra accendersi attraverso i freddi e rigidi inverni norvegesi: se è vero che la strada percorsa dai tre amici ha avuto una meta triste, è altrettanto vero che il cammino è stato comunque intrapreso insieme, nella reciproca accettazione delle diversità.
E infine la commozione scaturisce non dalla non realizzazione del sogno, ma dal fatto che i tre hanno comunque tentato di costruire il proprio destino superando, col reciproco amore, la solitudine che è dentro ciascuno di noi.


CAST & CREDITS

(Vegas) ; Regia : Gunnar Vikene ; sceneggiatura : Gunnar Vikene, Torun Lian ; musica : Lars Vaular, Casiokids, Fjorden Baby!, Datarock and Ensalved ; interpreti : Anders Baasamo Christiansen, Helge Jordal, Kyrre Haugen Sydness, Karoline Stemre, Jørgen Hausberg Nilsen, Sindre Kvalsvag Jacobsen ; produzione : Cinenord and Kong Film ; origine : Norvegia 2009 ; durata : 108’.


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