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Venezia 2009 - I Venice days

Pubblicato il 29 luglio 2009 da Donato Guida


Venezia 2009 - I Venice days

"Si punta sulla differenziazione dei film, nei contenuti e nelle origini delle pellicole" - questa la sostanza del cartellone presentato alla Casa del Cinema di Roma per la sezione Giornate degli Autori (Venezia, 3-12 settembre). Nel comunicato stampa in forma di giornale a quattro fogli svetta la figura di un micio con l’ombra di tigre e qui si condensa l’intento della sezione: ruggire. La conferenza stampa di presentazione ha reso possibile a Giorgio Gosetti, delegato generale dell’associazione culturale che organizza la sezione veneziana, dispiegare quelli ha definito i "tracciati" dei film presentati, i fili rossi che uniscono le cinematografie di tutto il mondo (solo due film provengono dalla stessa nazione, la Spagna), l’horror zombesco di La Horde e la produzione serbo-albanese del film di Paskaljievic, ma anche gli omaggi a Vittorio De Sica -un documentario, Vittorio D. - e Francesco Rosi - la versione restaurata de I magliari.

15 anteprime mondiali, 4 opere prime, dodici racconti di finzione e sei documentari, 15 nazionalità rappresentate: sono queste le Giornate degli autori fondate sei anni fa dall’ANAC e dagli Autori dell’a.p.i., presiedute da Roberto Barzanti, dirette nuovamente da Giorgio Gosetti che succede al critico Fabio Ferzetti, oggi responsabile del progetto speciale 100 + 1. Cento film e un paese, l’Italia. In un anno di oggettive difficoltà e che vedrà la forte mobilitazione degli autori e dei lavoratori dello spettacolo contro i tagli al Fondo Unico dello Spettacolo, il cinema italiano è fortemente e legittimamente rappresentato nel programma da storie, stili, sensibilità e realtà produttive molto diverse: dal ritorno di Marina Spada con Poesia che mi guardi fino al cortometraggio Mille giorni di Vito di Elisabetta Pandimiglio che è stato scelto per l’originalità del linguaggio e la forza della tematica (la difficile maternità delle donne in carcere) che impone alla nostra coscienza.
Sono 12 i lungometraggi della selezione ufficiale e tra essi spiccano nomi illustri di autori che hanno fatto la recente storia del cinema ma che quest’anno portano a Venezia opere spiccatamente indipendenti e personali.
Al loro fianco esordienti assoluti come Léa Fehner o i francesi Yannick Dahan & Benjamin Rocher dell’horror politicamente scorretto La Horde (evento speciale delle Giornate e già opera di culto per il popolo degli internauti e per il mercato, nonostante debutti proprio a Venezia), numerose opere seconde, graditi ritorni come lo spagnolo Sánchez-Arévalo (Azuloscurocasinegro) che farà certamente discutere con la spietata satira di Gordos. Saranno cinque invece i Film della realtà proposti come un “programma speciale” per dare particolare enfasi a un modo espressivo che in Italia conosce oggi particolare fortuna.

Il programma

BARKING WATER
di Sterlin Harjo
Stati Uniti, Prima Internazionale
produzione Indion Production

L’orgoglio e la fine delle nazioni indiane Seminole e Crow così come dell’incontaminato Oklahoma, la Terra degli Uomini Rossi (in lingua Ponca). Frankie vuole lasciare l’ospedale - prima di morire – per ritrovare figlia e nipote e chiedere loro perdono. Ricorre all’aiuto di Irene, la donna che in passato lo ha amato. Un road movie nostalgico e sorprendente che scorre tra paure, speranze, rancori sopiti sotto gli occhi di una natura antica che assiste impassibile. Prodotto con il sostegno del Sundance Institute. (Opera seconda)

CELDA 211
di Daniel Monzón
Spagna, Prima Mondiale
produzione Vaca Films, Morena Films, Telecinco
vendite internazionali Films Distribution

Due uomini al centro di una rivolta carceraria: lo spietato assassino che la capeggia e il secondino appena arrivato che vi si trova implicato. Quando il genere del “Prison Movie” diviene veicolo per una ricerca d’autore, ma anche un thriller mozzafiato diretto con mano ferma dal regista di La caja Kovak. E non solo per i due protagonisti, giacché oltre le mura della prigione ci sono affetti, giochi di potere, accordi sotto banco, mentre i margini di trattativa si fanno sempre più stretti. Con Carlos Bardem (Che), Luis Tosar (La Semana Santa) e Antonio Resines (Il labirinto del Fauno).

DESERT FLOWER
di Sherry Horman
Germania/Austria/UK, Prima Mondiale
produzione Desert Flower Filmproductions
vendite internazionali The Match Factory

La straordinaria vita di Waris Dirie, ragazza nomade nel deserto somalo, top model braccata dal successo, ambasciatrice all’Onu per i diritti delle donne. Il film costruisce intorno alla sua figura un colorato affresco delle contraddizioni del nostro mondo e della società dell’immagine, mescolando i modelli narrativi del dramma sociale e della commedia sofisticata. Per riassumersi in un intenso ritratto femminile grazie all’esordio sullo schermo della bellissima Liya Kebede. Oggi Waris Dirie è il simbolo della campagna contro l’infibulazione delle donne africane e della violenza contro di loro.

DI ME COSA NE SAI
di Valerio Ialongo
Italia, Prima Mondiale
produzione Cinecittà Luce, Ameuropa
distribuzione italiana Cinecittà Luce

Come sta il cinema italiano? Male, ma perché? Dopo cinque anni di interviste, incontri, vicende esemplari, questo film mette in scena la tragicommedia del nostro tempo, della memoria perduta, della cultura svilita, della solitudine d’artista. Ne nasce un racconto erratico, libero, capace di affiancare l’inchiesta alle storie private. Lo sguardo è disincantato, il tono lieve, a tratti comico. La realtà meno… Il film è stato realizzato con il contributo di Francesca Palombelli.

GORDOS
di Daniel Sánchez-Arévalo
Spagna, Prima Mondiale
vendite internazionali Imagina International Sales

Seconda prova dell’autore di Azuloscurocasinegro, autentico “caso” sul male dei nostri tempi – l’obesità. Una commedia trasgressiva ed “eccessiva” su un gruppo di XXL in cerca di redenzione. Un racconto di insicurezze, fobie, drammi, errori, vergogne, speranze, concessioni, amore, sesso, salute e famiglia. Insomma un film politicamente più che scorretto sulla sopravvivenza… nel senso più “ampio” del termine. (Opera seconda)

HARRAGAS
di Merzak Allouache
Algeria/Francia, Prima Mondiale
produzione Libris Films
vendite internazionali Doc&Film International

Gli “harragas” (termine spagnolo d’origine araba) sono coloro che bruciano i documenti (e le frontiere). Sono i clandestini del mare che dalle coste del Maghreb cercano una vita migliore in Spagna. Il più grande regista algerino racconta l’odissea di un gruppo di giovani che tentano la sorte, da una parte all’altra del mare, segnati dal suicidio di uno di loro. Nel composito equipaggio si rintracciano le differenze e i volti dell’Algeria di oggi, un paese sospeso fra tradizione e trasformazione, tolleranza e conflittualità.

HONEYMOONS
di Goran Paskaljevic
Albania/Serbia, Prima Mondiale
produzione Nova Film

Prima produzione firmata insieme da Albania e Serbia, è un film sulla “maledizione del Kosovo”, su due coppie di giovani sposi in cerca di libertà, sul paradosso di frontiere che sembrano spalancate e sono invece trappole micidiali, che siano quella ungherese o il porto di Bari. Il grande regista di La Polveriera firma un ritratto corale dei nostri tempi che coinvolge il suo paese, le ataviche rivalità dei Balcani, l’Italia e l’Europa. L’opera più personale, emozionante, feroce di un ostinato e solitario maestro che crede agli uomini più che ai passaporti.

JE SUIS HEUREUX QUE MA MERE SOIT VIVANTE
di Claude e Nathan Miller
Francia, Prima Mondiale
produzione F Comme Films, Orly Films, France 3 Cinéma
vendite internazionali Coach 14

“La nostra identità è un vestito le cui forme sono state disegnate dalla nostra infanzia”. Così dice Claude Miller interrogandosi su cosa accada quando questa infanzia sia stata invece negata. Thomas è stato abbandonato dalla madre. Insofferente della famiglia adottiva, il ragazzo va alla ricerca della donna per anni e, quando la incontra, comincia una vita parallela al suo fianco senza prevederne il fatale epilogo. Esordio del figlio del regista, Nathan, il film rivela un giovane talento: Vincent Rottiers. Da un fatto di cronaca narrato da Emmanuel Carrère. (Opera Prima)

THE LAST DAYS OF EMMA BLANK
di Alex van Warmerdam
Olanda, Prima Internazionale
produzione Graniet Film
vendite internazionali Fortissimo Films

Scene di lotta di classe in riva al Mare del Nord o attesa per un nuovo Angelo Sterminatore? Sul registro di un surrealismo personale e inconfondibile si snoda la nuova commedia, aspra e pungente, del regista di film molto amati dalla critica come Abel, Il vestito, Waiter che prosegue qui la sua ricerca di linguaggio e critica sociale. Nella sua grande casa dietro le dune la tirannica Emma aspetta la fine esasperando domestici e parenti per spingerli ad una paradossale rivolta. Nel teatro della crudeltà vince chi opprime o chi pensa di ribaltare le regole del gioco?

QU’UN SEUL TIENNE, LES AUTRES SUIVRONT
di Léa Fehner
Francia, Prima Mondiale
produzione Rezo Films
vendite internazionali Rezo Films

Nel parlatorio di una prigione francese le vite di un gruppo di uomini e donne si sfiorano fino ad influenzare i destini reciproci. La madre di un algerino ucciso, il sosia casuale di un pericoloso pregiudicato, la ragazza di un giovane ribelle, un medico dal finto cinismo, la sorella di un assassino: un’ora di tempo per saldare i conti con la vita, nelle mille facce della moderna società del malessere. Tra i protagonisti Reda Kateb, rivelazione di Un prophète. (Opera Prima)

Evento speciale LA HORDE
di Yannick Dahan e Benjamin Rocher
Francia, Prima Mondiale
produzione Capture the Flag
vendite internazionali Films Distribution
distribuzione italiana Fandango

Una squadra di polizia decide di regolare i conti con una banda di gangster e balordi. Ma il palazzo in rovina in cui sono asserragliati i teppisti è anche la meta prediletta di un’orda selvaggia di zombies che attacca la città. Con la luna alta nel cielo comincia una lotta senza quartiere. All’alba solo i migliori sopravvivono. Atteso esordio di due autori giovanissimi, è il film che restituisce all’horror la sua anima inquieta di genere ribelle, sarcastico, scorretto e gioiosamente cinefilo… E che questa volta parla europeo. (Opera Prima)

Il cinema del reale: proiezioni speciali
L’AMORE E BASTA
di Stefano Consiglio
Italia, Prima Mondiale
produzione BiBi Film, Lucky Red
vendite internazionali Doc&Film International
distribuzione italiana Lucky Red

Cosa vuol dire vivere la normalità, la felicità scandalosa dell’amore sapendolo “diverso” solo agli occhi della consuetudine sociale? L’amore di coppia che Stefano Consiglio ha cercato in tutta Europa parla con la semplicità dei bambini, le colorate animazioni di Ursula Ferrara, la voce di Luca Zingaretti, l’evidenza di storie che tutti vorremmo vivere.

POESIA CHE MI GUARDI
di Marina Spada
Italia, Prima Mondiale
produzione Miro Film

Lo sguardo umbratile e moderno dell’autrice di Come l’ombra si ferma oggi sulla giovinezza della poetessa e fotografa Antonia Pozzi, che si lasciò morire il 3 dicembre del 1938, all’indomani delle leggi razziali in una Milano nevosa e gelida. La sua memoria perduta rivive oggi grazie ai poeti di strada che credono alla forza di un verso, di un pensiero capaci di segnare il mondo. (Opera seconda)

RAGAZZE… LA TERRA TREMA
di Paola Sangiovanni
Italia, Prima Mondiale
produzione Metafilm

Si chiamano Alessandra, Liliana, Marina e Maria Paola. Erano adolescenti negli anni ’60, ragazze nel decennio successivo quando il Movimento parlò al femminile. Le loro vite pubbliche e private - dal palcoscenico alle radio libere, dai collettivi femministi alle manifestazioni di piazza - si sono intrecciate con la Storia e l’utopia dell’Italia di allora. Che non è solo un ricordo in bianco e nero. (Opera prima)

Evento speciale 100+1
VITTORIO D.
di Mario Canale e Annarosa Morri
Italia, Prima Mondiale
produzione Surf Film, La7
vendite internazionali Surf Film

A 70 anni dal suo primo film (Rose scarlatte, 1939) e 35 dalla morte, Vittorio De Sica resta un gigante celebrato, talvolta dimenticato, forse paradossalmente sconosciuto del nostro cinema. In ombra è scolorata la sua prorompente umanità, la sua versatilità d’attore, la sua intransigenza d’autore. A raccontarlo in questo ritratto per tanti versi inedito e diverso, oltre ai figli Emy, Christian, Manuel, sono artisti come Allen, Eastwood, Landis, Loach, Monicelli. omaggio a Signe Baumane

TEAT BEAT OF SEX
Lettonia/Italia, Prima Mondiale
produzione Pierre Poire Productions

La serie Teat Beat of Sex si compone di 15 fulminanti shorts sull’amore e il sesso e sarà presentata integralmente a Venezia: gli otto episodi inediti prima dei film, gli altri in una serata speciale sullo “schermo sotto le stelle”. Signe Baumane è una delle artiste più celebrate dell’animazione internazionale. Negli ultimi anni è stata protagonista in concorso al Sundance e alla Berlinale. Illustratrice di libri per l’infanzia, animatrice teatrale, autrice di oggetti e installazioni esposte in gallerie d’arte, compagna di lavoro di Bill Plympton, con sei film e innumerevoli shorts alle spalle, la regista ha vinto moltissimi premi nei maggiori festival.

in collaborazione con la Settimana Internazionale della Critica
VIDEOCRACY
di Erik Gandini
Svezia, Prima Mondiale
produzione Atmo AB, Zentropa Entertainment7
vendite internazionali Trust Nordisk
distribuzione italiana Fandango

In principio fu la televisione libera, poi venne l’orgia delle antenne, l’ebbrezza della scelta, la lenta ma inesorabile mutazione del codice genetico di un popolo. La monocrazia della tv non è peculiarità solo italiana, ma solo nel paese di Mr. President la “scatola magica” ha generato un simile bestiario umano. Per tenere viva questa riflessione, abbiamo scelto di mostrare, insieme alla SIC, lo “sguardo altro” dello svedese Erik Gandini, già autore di opere come Sacrificio e Gitmo.

Per informazioni:
www.venice-days.com


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