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Coliandro 3 (Conferenza stampa)

Pubblicato il 20 luglio 2009 da Nicola Lazzerotti


Coliandro 3 (Conferenza stampa)

Anche quest’anno non poteva mancare al Roma Fiction Fest l’appuntamento, classico ormai, con Coliandro (Coliandro 1 e Coliandro 2). Ritenuta dagli addetti ai lavori come la serie ‘in chiaro’ migliore attualmente in programmazione, porta sul piccolo schermo le avventure cialtronesche dell’ispettore omonimo.
Senza dilungarsi sulla trama dell’episodio mandato in onda e per non raccontare e svelare troppo, vogliamo approfondire invece l’elemento femminile nella serie.
Le donne di Coliandro sono infatti delle figure non consuete nel panorama seriale italiano. Spesso forti e determinate le figure femminile agiscono nella serie come una sorta di nemesi del protagonista, come una sorta di polo opposto che lentamente scardina i pregiudizi e i preconcetti del protagonista e che conduce l’ispettore ad una ineluttabile attrazione.
Questo agire ripetuto in ogni puntata mette in luce, dunque, le peculiarità di queste donne che sono autonome, risolute e mai deboli, alcune guerriere (come in Vendetta cinese e La pistola) altre indipendenti da vincoli convenzionali, morali e culturali del nostro tempo (Sesso e segreti e In trappola). A guardare bene ci si accorge che il ruolo femminile non è di supporto a quello del protagonista, come invece avviene spesso nei prodotti nostrani, ma in una qualche misura ne è complementare. Per meglio comprendere questo lato nascosto della serie e nuovo della televisione abbiamo voluto incontrare le attrici di questa terza stagione per farci raccontare le storie delle donne che interpretano:

Caterina Silva.

N.L. Caterina incominciamo da te che sei la figura presente in tutte e quattro le puntate della terza stagione. Che tipo di personaggio femminile interpreti in Coliandro? E quale idea ti sei fatta dei personaggi femminili, in generale, in Coliandro?

C.S. Sono l’ispettore Bertaccini, lei è l’ultima poliziotta arrivata in questura. Forse per schermire una buona dose di timidezza e insicurezza si mostra ai suoi nuovi compagni un po’ dura e ruvida ma al contempo anche pronta a sposare lo spirito goliardico del gruppo; cerca di essere precisa e puntuale e quindi per questo si scontra bonariamente con Coliandro; non solo, la Bertaccini è una donna omosessuale, consapevole e dichiarata (ndr. A riguardo va detto che l’impressione avuta dalla visione della puntata mostra per la prima volta nella tv italiana una omosessuale finalmente scevra e libera dai problemi e dai condizionamenti della sua sessualità. Per la prima volta la rappresentazione di una donna che è anche omosessuale.) e anche questo andrà inevitabilmente a collidere con i pregiudizi da uomo medio quale è Coliandro. Nonostante le apparenze la Bertaccini non è assolutamente Wonder Woman e anzi si deve relazionare in un ambiente quasi totalmente al maschile dove generalmente non basta avere delle referenze; no, si devono costantemente dimostrare in modo da poter dissimulare i luoghi comuni sulle ’donne in polizia’. Credo che sia un personaggio molto interessante come del resto gli altri personaggi femminili usciti dalla penna di Lucarelli; mai scontati, sono personaggi che hanno una loro complessità, che appaiono in un modo e nel corso della puntata disvelano sfumature che disattendono le aspettative; oppure sfidano i clichè, come la dottoressa Longhi - un magistrato che sa farsi rispettare, dal tailleur sempre impeccabile e dalla sensualità esibita e prorompente ma sempre perfettamente ligio e severo.

N.L. Con una preparazione prettamente teatrale, come ti sei trovata a lavorare in televisione?

C.S. Personalmente non è stato facile affrontare un ambiente così diverso dal teatro, non avevo molta esperienza da set e penso di averlo un po’ temuto, un po’ subito all’inizio. Poi, la meravigliosa atmosfera che si respira sul set, i compagni di lavoro e soprattutto il dialogo con Marco Manetti hanno contribuito a dissolvere la paura e a trasformare le riprese in un autentico parco giochi.

Chiara Gensini.

N.L. Anche a te la medesima domanda. Che tipo di personaggio femminile interpreti in Coliandro? E quale idea ti sei fatta dei personaggi femminili, in generale, in Coliandro?

C.G. In Coliandro interpreto Lara, una ragazza molto tosta, border line senza mezze misure, fa parte di un gruppo di naziskin, fa kick boxing e nel tempo libero la modella per pubblicità di intimo...mi sono divertita tantissimo, è stato il personaggio più fisico e tra i più stimolanti che abbia interpretato fino ad ora. Penso che in generale che tutti i personaggi femminili di Coliandro siano delle tipe toste, particolari, diverse dai modelli femminili proposti dalla televisione, come la serie stessa naturalmente.

N.L. Che differenza rilevi tra le produzioni Mediaset a cui hai partecipato (Distretto di polizia e I Cesaroni) e quelle Rai come Coliandro?

C.G. Non ho trovato particolari differenze tra produzioni Rai e Mediaset, più che altro differenze tra i progetti per i quali ho lavorato.

N.L. Dal momento che reciti in inglese e ti sei diplomata alla London Drama School, quindi con una preparazione prettamente teatrale, come ti sei trovata a lavorare in televisione e nel cinema?

C.G. E’ vero la scuola di recitazione era sicuramente più teatrale che televisiva, avevamo soltanto un’ora alla settimana dove ci insegnavano come stare davanti alla macchina da presa! Credo comunque che la più grande scuola sia il lavoro, nessuna scuola, meglio del lavoro stesso, può veramente insegnarti come stare su un set.

Le interviste di Nathalie Rapti Gomez, Desirèe Noferini e Raffaella Rea sono qui in video.

In definitiva le risposte delle nostre ragazze hanno solo confermato le nostre impressioni. Tutte coincidono con un’idea nuova di donna televisiva spregiudicata, indipendente e forte. Tutte, eccetto la Bertaccini naturalmente, legate sentimentalmente a Coliandro (Lui dirà di amarle sempre!). E tutte destinate a lasciare un’impronta profonda del loro passaggio. Un plauso allora a Lucarelli, ai Manetti, alla Nauta Film e a Rai 2 che continuano per la loro strada regalandoci uno splendido prodotto televisivo.


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