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Ragazze a mano armata (Conferenza stampa)

Pubblicato il 7 giugno 2014 da Annalaura Imperiali


Ragazze a mano armata (Conferenza stampa)

Alla conferenza stampa di Ragazze a mano armata, tenutasi in data odierna alle h: 12,30 alla Casa del Cinema di Villa Borghese sita in Roma, subito dopo la fine dell’omonima proiezione e del photocall, ha preso la parola introduttiva la sceneggiatrice, nonché responsabile della produzione e della distribuzione Baby Films, Paola Columba. Secondo la Columba il modo produttivo utilizzato all’interno del film è particolare: si parte dalla pagina bianca e si finisce con la produzione/distribuzione. Una sorta di catena indipendente che lavora su tutti i livelli del cinema: pre-produzione, riprese e post-produzione per consentire a prodotti, anche piccoli e low-budget, di raggiungere il tanto ambito grande schermo e, a volte, di affermarsi anche con un certo successo.
Presenti alla conferenza di oggi oltre alla Palumba vi erano Nino Frassica, la cui amichevole partecipazione ha reso Ragazze a mano armata più familiare dal punto di vista del cast, Fabio Segatori, regista e co-sceneggiatore, e le tre principali esponenti femminili del cast artistico: Karin Proia (Beatrice), Federica De Cola (Emma) e Giovanna D’Angi (Gioia).
Tutti loro sono stati d’accordo nel dire che si è partiti da una commedia teatrale, di stampo fortemente siciliano, uscita a Roma recentemente e da cui poi è nato il progetto del film. Fin da subito si è profilata l’idea del low-budget e della brevità delle riprese. Queste ultime, infatti, seguendo le tecniche di produzione hongkonghesi insegnate al regista da parte del celebre Tsui Hark, sono durate soltanto 18 giorni per 90 pagine di sceneggiatura: un tempo da record a suon di stanchezza e pesantissimi orari di lavoro. Il tutto, però, utile a portare ogni giorno a casa, con metodo quasi marziale, il triplo delle inquadrature solitamente fatte ogni giorno su un set, per così dire, regolare.
In parte commedia e in parte film d’azione, per questo definibile action-comedy, Ragazze a mano armata mostra a detta dei presenti il tentativo di percorrere una strada nuova, creando un mix di generi la cui riuscita, secondo Segatori, vuol dire molto per il panorama dei generi stessi in Italia.
Si tratta, in ogni caso, di un piccolo film. Un piccolo film che per quanto concerne le scelte registiche del cast si è avvalso di Karin Proia - che aveva già collaborato con Segatori nel suo precedente film Terra bruciata – e soprattutto delle tre studentesse esordienti su grande schermo che mostrano come la cosa bella dei circuiti indipendenti sia proprio quella di poter evitare le raccomandazioni.
Le attrici si riconoscono abbastanza nelle protagoniste: gli stereotipi delle donne siciliane, dice la D’Angi, sono veri anche se ovviamente un po’ calcati. La stessa D’Angi, inoltre, parla senza veli dell’esuberanza del proprio corpo che, inizialmente un problema, dopo l’edizione del Festival di San Remo del 2005 - alla quale la stessa partecipò in qualità di cantante professionista – cominciò a diventare un punto di forza. E il regista ha voluto, per l’occasione, esattamente questo.
Segatori, ad oggi presidente dell’AGPI (associazione giovani produttori indipendenti), ha anche commentato quanto a suo parere, grazie alla digitalizzazione odierna, sia possibile distribuire meglio e senza sprechi.
Il film è stato scritto e pensato da una donna siciliana, per questo la Sicilia è il luogo scelto ad hoc per ambientare un’action-comedy come Ragazze a mano armata; e Messina, inoltre, è una città non molto raccontata dal cinema.
Qualche curiosità? Le scene, fondamentali ai fini della storia, dei cannoli siciliani sono state girate nello stesso bar dove il grande maestro Francis Ford Coppola girò Il padrino nella sua riproduzione cinematografica della cittadina di Corleone.
La troupe era costituita da tutti giovani under 30 di Messina: “l’energia fresca del film è data proprio dal fatto che è stato lavorato da ragazzi”, dice infatti Segatori.
La coppia, artistica e sentimentale, Columba-Segatori – che, ammette, si divide equamente tra una predilezione per il pop, da parte di lui, e una per il dramma, da parte di lei - ha concluso infine presentando la sintesi del loro prossimo progetto: una neo-storia di Giulietta e Romeo, stavolta adolescenti, ambientata sempre nel Sud Italia.


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