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Finalmente la felicità (Conferenza stampa)

Pubblicato il 16 dicembre 2011 da Enrica Orlando


Finalmente la felicità (Conferenza stampa)

LEONARDO PIERACCIONI L’ idea per questo film è nata così come la si vede nello schermo. Io e Domenico Costanzo stavamo guardando Maria De Filippi in televisione e lui mi ha raccontato la storia di sua mamma che ha adottato una bambina brasiliana, a distanza. Così, insieme a Giovanni Veronesi ci siamo buttati subito a scrivere. La protagonista di questo film è la musica e il concetto che Benedetto rivela: la musica torna a chi la scritta, cosi come il bene torna sempre a chi lo fa. Considerate anche che tutto l’incasso del film è devoluto all’ospedale psichiatrico dov’ è ricoverato Ceccherini, quindi se venite a vedere il film, fate del bene che vi ritornerà indietro.

-La data d’uscita è il 16 Dicembre, ti inimorisce? Questo è il tuo decimo film, dove si sta direzionando il tuo cinema? Il tuo film si pare con Maria De Filippi e si chiude con il sorriso di Martina, tua figlia. E’ una dedica alle donne?

L.PIERACCIONI Ma diciamo che tutti i miei film sono una delicata carezza all’universo femminile. Del resto il mio personaggio, Benedetto, nel film stesso, ammette di saper riconoscere una partitura di Bach in un attimo ma non sa minimamente decifrare la partitura dello sguardo di una donna. Riguardo al mio cinema diciamo che va dove mi porta Veronesi. Diciamo che la matrice del cabarettista non mi ha mai abbandonato. Fermo questo le storie vanno dove vogliono, l’importante è divertirsi. Poi per il 16 non si sa, l’ importante è che ci si diverta.

-Il tuo cinema sta assumendo una direzione buonista?

L.PIERACCIONI Un film che si chiama “Finalmente la felcità non potevo farlo finire male...poi io non mi sono mai vergongnato dell’happy end. In fondo è il pubblico che decide subito, molto prima dei nostri interrogativi. Il pubblico sta dieci gradini sopra di noi ed è per queso che è sovrano.

- Adriana: come è cominciata questa avventura?

ADRIANA ROMERO Nel modo più semplice, ho fatto i provini e sono stata presa subito. Posso dire di aver vissuto l’esperienza più bella della mia vita, spero di poterne fare altre e spero di essere piaciuta al pubblico.

-Si potrebbe dire che il senso di questo film è karmico? Alla fine tutti i personaggi fanno del bene. Com è stato baciare Rocco Papaleo?

L.PIERACCIONI La parola buonista mi è stata attribuita da quando ho fatto il Ciclone. E’ che io ho questa visione gioiosa. I miei racconti ad esempio sono tutti pessimisti. Non ho mezze misure, o c’è qualcosa di estremamente positivo o estremamente negativo. Io avevo un sogno, dopo aver fatto centinaia di corti, di fare un film in pellicola. Ed è successo con i Laureati che è andato cosi bene che il resto lo conoscete; ho una figlia splendida, una moglie splendida, io la gioia me la porto dentro. Poi il bacio... lo sanno tutti che non era a stampo..ma alla francese...

ROCCO PAPALEO Ma si è inutile ribadirlo, si vede che non è finzione. Erano anni che ci giravo introno e adesso finalmente ho baciato Pieraccioni

-Per Sibaldi: cosa c’è di più in questa colonna sonora, rispetto alle altre?

GIANLUCA SIBALDI Sicuramente la varietà. Nelle altre si giocava su un tema unico, in questa c’è tutto, dalla classica alla canzone cantautorale anni Settanta.

L.PIERACCIONI Vorrei ripetere che la musica è fondamentale in questo film. Io per questa parte sono andato a studiare il controfagotto e il mio personaggio intende la vita come la musica, prenderla d’istinto. E’ cosi infatti che agisce. Poi il controfagotto è uno strumento particolarissimo, nessuno lo vuole perché è ingombrante ma alla fine senza, sarebbe impossibile completare un’orchestra. Poi io sono un amante della musica, tutta la musica. Io credo che i cantautori di oggi siano i poeti di questo secolo ed è grazie a loro che io sono stato in grado di vivere felice e depresso . Poi nella colonna sonora c’è un omaggio al grande Morricone

-Domanda per Thyago Alves: com’ è stata quest’esperienza? T.ALVES Ho avuto un bel ruolo, sembrava di essere in vacanza...nel primo film che ho fatto avevo un ruolo drammatico quindi sono stato felice di potermi misurare con qualcosa di diverso.

-Ho notato questa filosofia del boomerang, che c’era anche nel ciclone...

L.PIERACCIONI Si è vero perché io ci credo davvero. Se uno nella vita è buono o cattivo, prima o poi quel bene o quel male ti torna indietro...Quindi non si può essere troppo cattivi, se no poi ti torna indietro...

-Veronesi, com’ è scrivere con Pieraccioni?

Noi ci conosciamo da anni e devo dire che scrivere con lui è l’unica cosa che mi fa essere felice di svegliarmi la mattina presto. Con lui mi diverto e questo è fondamentale nel lavoro.


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