X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Dead man talking

Pubblicato il 7 novembre 2011 da Sila Berruti

VOTO:

Dead man talking

La vita, la morte, il dolore e il potere esorcizzante della parola. Dead man Talking è la storia di uomini morti che parlano, condannati senza possibilità di scampo ai quali viene concesso di parlare un’ultima volta, pubblicamente intervistati dalla giornalista televisiva Din Yu, per il programma Interviews Before Execution. Dalle parole di Din Yu,raccolte dal regista Robin Newell, nasce un film straziante che si colloca in quella linea di confine sottile che separa ciò che può da ciò che non deve essere raccontato. Per guardare un film così bisogna rifugiarsi un totale assenteismo di giudizio, sedersi senza chiedersi se è giusto o meno, lecito o no, parlare con qualcuno che sta sul punto di morire. Bisogna solo ascoltare. L’interregno tra la vita e la morte è una zona inesplorata. Un luogo tabù del quale non si deve parlare, del quale non si può raccontare.

I dannati che attendono la sentenza, debbono essere allontanati. Dead man Talking concede allo spettatore di spira dal buco della serratura, di scoprire cosa accade ad uomo che sa di dover morire. E molti, a ragione, parleranno di curiosità morbosa. Forse è vero. Ma non dimentichiamo che la morte è il grande tabù dell’occidente. Di morte non si parla più, alla morte non ci si abitua più. La si combatte senza tregua e senza sosta, la si rimanda il più possibile anche quando questo significa assumere delle pratiche discutibili e ancora da discutere. La vita, la giovinezza e la bellezza sono gli estremi valori da difendere ad ogni costo. Dead man Talking ci ricorda che la morte è parte integrate della vita, che l’una non ha senso di esistere senza l’altra. Quello che ci impressiona è altro. Lo zoom stretto, invadente che scava morbosamente nel dolore dei famigliari. L’ascesa mediatica di Din Yu che si trasforma in una star riconosciuta e fermata per le strade. Con Dead man Talking Robin Newell, mette tanta, troppa forse, carne al fuoco. Non riuscendo a fare di ogni stimolo un motivo di riflessione. Il documentario risulta suggestivo da un punto di vista visivo ma la morte, la vita e la loro rappresentazione rimangono, purtroppo, aggrovigliate l’una sull’altra.


CAST & CREDITS

Dead man Talking , Regia e sceneggiatura:Robin Newell; Fotografia: Junsheng Liang e Robin Newell; montaggio: Cheng Xu; origine: Cina; durata: 60’


Enregistrer au format PDF