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Der Boden unter den Füßen (The Ground Beneath My Feet) - Concorso

Pubblicato il 11 febbraio 2019 da Gherardo Ugolini

VOTO:

Der Boden unter den Füßen (The Ground Beneath My Feet) - Concorso

Due sorelle differenti per indole e atteggiamento, due sorelle messe l’una di fronte all’altra, ciascuna con le sue specificità, una più forte e sicura, l’altra più debole e incerta. Il tema è un topos letterario che attraversa da secoli la cultura occidentale a partire da Antigone e Ismene fino alle sorelle di Anni di piombo. Della Von Trotta. La ripresa della regista austriaca Marie Kreutzer è ambientata al tempo di oggi. Lola (Valerie Pachner) è una trentenne di successo con alle spalle una riuscita carriere di manager esperta in consulenze aziendali, abile nel definire piani di ristrutturazione e nel gestire crisi ed esuberi. Vive in stanze d’albergo asettiche tra Austria e Germania e nelle pause tra un meeting e l’altro si dedica a faticose sedute di palestra per mantenersi in forma nonché a furtivi incontri con l’amante, la collega Elise (Mavie Hörbiger). Nelle cene eleganti con i clienti si mantiene sobria per non perdere il controllo della situazione, nelle riunioni coi colleghi è sempre lucida e distaccata. Anche nel vestire è sempre accurata e maniacale coi suoi tailleur d’ordinanza e i tacchi alti. Ma cosa si nasconde dietro questa ostentata sicurezza?
Il cruccio di Lola, il segreto che custodisce e preserva dal mondo esterno, è la sorella maggiore Connie (Pia Hierzegger), sofferente di gravi disturbi psichici, ricoverata dopo un tentato suicidio in una clinica psichiatrica a Vienna. In quanto tutrice legale Lola è obbligata a prendersi cura di Connie più di quanto non desidererebbe. L’incombenza le risulta fastidiosa, rischia di distrarla dal successo di un’importante progetto di ristrutturazione aziendale che sta per concludersi a Rostock e di cui è l’ideatrice principale. Soprattutto Lola teme di mostrarsi vulnerabile e di perdere credibilità in un ambiente fortemente concorrenziale, dove ogni mossa è osservata e valutata dai capi e può significare promozione o retrocessione.
Il titolo del film, che letteralmente significa “il terreno sotto ai piedi”, allude alla fragilità degli equilibri su cui si muove con apparente sicurezza e sovrana padronanza la protagonista. Un equilibrio che si rivela sempre più precario via via che Lola si accosta a Connie palesando la propria inadeguatezza nel gestire il rapporto con la sorella malata. Alla fine la maschera della manager irreprensibile e autocontrollata crolla fragorosamente e la protagonista si scopre sola e sconfitta. L_ a Kreutzer, conosciuta alla Berlinale per il suo Die Vaterlose (“I senza padre”), presentato nel 2011 nella sezione Panorama Spezial, voleva costruire una vicenda in cui mescolare la denuncia sociale (le storture del capitalismo contemporaneo) con la psicanalisi, il genere thriller con la psicodramma. Ma il film è mal riuscito e la sceneggiatura pecca di schematismi e ridondanze. Per illustrare il carattere poco empatico di Lola bastavano poche sequenze, mentre sarebbe stato il caso si scavare maggiormente nella psiche del personaggio facendo emergere le ragioni del muro che tende ad elevare nei confronti degli altri. Anche il tema della schizofrenia, che riguarda la sorella malata, ma in realtà anche la stessa Lola (si vedano le telefonate che immagina di ricevere), meritava di essere meglio focalizzato. Se è vero che Connie non è malata al 100%, è anche vero che gli altri personaggi non sono sani al 100%: questo in sintesi è il messaggio che trapela. Ma c’era bisogno di un nuovo film per ribadire l’ovvietà che tra salute e malattia non è possibile tracciare un confine definito e assoluto?


CAST & CREDITS

(Der Boden unter den Füßen); Regia: Marie Kreutzer; sceneggiatura: Marie Kreutzer; fotografia: Leena Koppe; montaggio: Ulrike Kofler; musica: Kyrre Kvam; costumi: Monika Buttinger; interpreti: Valerie Pachner (Lola), Pia Hierzegger (Conny), Mavie Hörbiger (Elise), Michelle Barthel (Birgit), Marc Benjamin (Sebastian), Axel Sichrovsky (Herr Bacher), Dominic Marcus Singer (Jürgen), Meo Wulf (Clemens); produzione: Novotny & Novotny Filmproduktion, Vienna; distribuzione: Picture Tree International, Berlino; origine: Austra, 2019; durata: 108’


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