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Fringe Festival (Conferenza Stampa)

Pubblicato il 30 maggio 2014 da Valeria Gaveglia


Fringe Festival (Conferenza Stampa)

Si è svolta presso la Biblioteca Mercede di Roma la conferenza stampa del Roma Fringe Festival 2014, che si terrà dal 7 Giugno al 13 Luglio presso Villa Mercede, Via Tiburtina 113 – 115 (Zona San Lorenzo).

Ad aprire la conferenza e a presentare gli ospiti Marta Volterra:

Quest’anno si parla di “oltre teatro”, ci proponiamo come qualcosa che va oltre il tradizionale. Il Fringe porta una serie di rinnovamenti e aperture al contemporaneo. Per gli onori di casa passo la parola all’assessore alla cultura Agnese Micozzi

Agnese Micozzi:

Voglio sottolineare che riteniamo che il teatro si da generosamente al pubblico e quindi possiamo avere un’offerta molto varia che comprende un pubblico diversificato. Roma può ospitare una manifestazione che mette la capitale a livello di grande capitale internazionale. Siamo riusciti a utilizzare spazi nonostante le difficoltà economiche. C’è la possibilità di coinvolgere persone che hanno del teatro una visione spaventata. Sappiamo quanto è importante il teatro nella storia dell’umanità. Ringrazio la biblioteca Mercede e il municipio.

Presidente del consiglio del municipio Mario Giancotti:

Come succede da tre anni siamo all’inizio di questa avventura. Nel 2012 abbiamo iniziato insieme con quello che allora era il Terzo Municipio, quest’anno abbiamo un municipio più grande. La nuova amministrazione ha sposato il progetto del Fringe. Quest’anno le nuove linee per la cultura non saranno ancora visibili ma ce la metteremo tutta. A volte il lavoro degli artisti viene messo in subordinazione, si tratta di un problema culturale che noi vogliamo superare. La sfida come amministrazione è quella di migliorare nei bilanci e favorire la cultura e l’innovazione culturale a Roma.

Davide Ambrogi, ideatore e direttore artistico:

Ringrazio il Municipio, la biblioteca e soprattutto le 72 compagnie che parteciperanno al Fringe. Ringrazio inoltre tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del festival, i nostri media partner (Periodico Italiano Magazine, Funweek.it e Ghigliottina.it) sia italiani sia internazionali. Ripasso la parola a Marta Volterra che ci descrive le novità del programma di quest’anno.

M.V:

Una dimensione nazionale e internazionale. Olte 70 spettacoli, 3 prime internazionali, 23 nazionali. 10 stand – up comedy, una novità denominata Stand – up Freenge. Tra poco illustrata da Davide Ambrogi. Sarà presente una delle più acclamate stand – up comedy americane direttamente da St. Louis e che chiuderà il festival. Altri ospiti per il discorso stand – up e tante altre iniziative che riguarderanno anche bambini e famiglie. Tutto ciò accompagnato da un magazine distribuito in 20000 copie in tutta la città di Roma. La vera novità è la collaborazione con XAOS system che ci ha integrato all’interno dell’applicazione Funweek. Tutte le sere nove spettacoli. Gli spettacoli spaziano attraverso provocazioni, commedie degli equivoci, commedia dell’arte, improvvisazioni, tanti testi e lavori già premiati, artisti che attraversano l’Europa per venire a Roma e farsi conoscere. Non capita spesso che il teatro indipendente si metta così in gioco. Abbiamo specificato gli spettacolo adatti ai minori e quelli vietati: ce n’è per tutti. Il tutto accompagnato da un mercato curato dall’Associazione Mente Collettiva, basato sul riciclo, vintage e artigianato italiano, il tutto indipendente. Quest’anno uno dei luoghi più amati dagli amanti della birra, Il Serpente, fornirà le aree mescita del parco con una birra chiamata “off”: la birra del Fringe. Il gioco è che vi diamo talmente tante occasioni per passare per Villa Mercede che alla fine nello spettacolo ci si casca. Il problema del teatro italiano è la visibilità. Il Fringe non è un festival di nicchia. Ogni spettacolo ha il costo di 5 euro e l’incasso viene dato alla compagnia.

D. A.:

Lo Stand – up Freenge nasce dallo stand – up comedy, da noi ancora metodi e forme sono da tarare ma ci sono una schiera di artisti che promuove questa categoria ed è giusto darvi spazio. Ci teniamo a distinguerli dagli altri spettacoli.

Daniele Parisi:

In questi anni si sta sviluppando un movimento di attori che salgono sul palco e scrivono, ci provano e lo fanno davanti a un pubblico mettendo in scena il proprio lavoro. Il tentativo è cercare di dare un ventaglio ampio della realtà oggettiva riguardante il teatro. C’è lo spettacolo comico, c’è il teatro minuto per minuto, lo spettacolo brillante, è un’occasione per ravvivare il Fringe. Ci sarà uno spettacolo fuori concorso di Daniele Fabbri. Mi interessa che si stia creando un movimento reale di attori, collettivi veri e propri. La forza di questi spettacoli è la scrittura di scena che permette agli interpreti di perfezionarsi di sera in sera. Chi vincerà lo Stand – up Freenge andrà a provare in terra americana a St. Louis.

Marco del Bene:

Funweek è un progetto tecnologico nato a Roma e che appartiene a Roma. Progettiamo applicazioni. Abbiamo raggiunto grandi risultati in poco tempo. Sono figlio d’arte e so quanto sia difficile promuovere il teatro. Abbiamo realizzato a un area “eventi roma” e abbiamo riportato tutto all’interno dell’applicazione. XAOS ha successo perché si basa sul mashup fra contenuti e tecnologia. Sono molto contento di affiancare il Fringe. Vi invito a usare l’applicazione per avere un approccio semplice con l’evento.

D. A.:

Iniziamo col rinnovare il gemellaggio con New York. Lo spettacolo Half, evento cha ha avuto molto successo nella loro programmazione, rappresenta la maniera di fare spettacolo da loro, molto diversa dalla nostra, utile per gli addetti ai lavori per orientarsi nel mondo anglosassone. Stad – up comedy nella serata finale, Undercover Undergrad, serata della premiazione stand – up. Eventi speciali del sabato: sono gratuiti e appoggiati dal municipio Roma 2. I nostri obiettivi sono l’intrattenimento low cost e far conoscere il teatro a un pubblico più vasto che dal nome conosciuto del sabato sera potrebbe essere attratto dal cartellone e tornare. Speriamo che molti tornino per vedere il teatro non generalista ma sicuramente molto interessante. Portare molti spettatori a teatro è il nostro obiettivo. Questo è il terzo anno consecutivo con Diego Bianchi e lo staff della tradizionale serata Gazebo, riassuntiva dell’anno politico e sociale italiano. La cosa che mi piace di Gazebo è che parte dalla politica per colmare gli angoli del sociale e del civico. Si prosegue con il teatro canzone, Andrea Rivera proporrà un suo repertorio con molte novità, è sempre criptico nella descrizione quindi non possiamo fare anticipazioni. Il 21 si prosegue con un ospite riconfermato e graditissimo del Fringe, una delle arti affini al teatro è il cinema e ne parleremo con Jhonny Palomba. Torniamo al teatro tradizionale con Frida Kahlo e lo spettacolo Messico e Nuvole. Ci sarà poi una rassegna di film di Pier Paolo Pasolini e il corto ‘Mo sto bene. Ulderico Pesce, personalità molto conosciuta in Itaia e nel quartiere visto che è di San Lorenzo. Ci teniamo a presentare personalità sia vicine sia meno vicine a noi. La serata conclusiva vedrà Giorgio Montanini protagonista e il suo spettacolo per la premiazione dello Stand – up Freenge. Il 12 luglio ci sarà la festa di chiusura con il nuovo album dei Presi per caso. Il 12 non è propriamente l’ultima giornata perché essendoci i mondiali noi li proietteremo. Non verranno mai sovrapposti al teatro ma è un’occasione anche per le famiglie. C’è un’altra realtà che supporta il Fringe all’interno dei teatri indipendenti romani, il Teatro Studio Uno, che quest’anno ha ricevuto i complimenti da tutte le testate.

Rappresentante del Teatro tudio Uno:

Diversi esponenti dei teatri Off di Roma partecipano al Fringe che perme agli spettacoli di essere visionati e comprati. Le compagnie del festival devono sapere che il Fringe è una vetrina. Oltre a un pubblico vero che viene c’è un pubblico di addetti ai lavori che presenterà gli spettacoli nei teatri off di Roma e di tutta Italia. Gli spettacoli che valgono escono dal festival. Il Fringe festival fa ufficio stampa per tutto l’anno promuovendo le compagnie e gli spettacoli. È una speranza per le compagnie che parteciperanno.

M.V.:

Durante le singole settimane degli spettacoli spettacoli in scena per tre volte. I due o i tre più apprezzati andranno in scena il sabato sera per essere valutati da una giuria di addetti ai lavori. Il Fringe è l’occasione per riunire tutti all’interno dello stesso contesto e attraverso le recensioni proporsi altrove. Al Fringe non è solo lo spettacolo vincitore che gira, gli spettacoli apprezzati girano costantemente.

D. A.:

L’unico elogio a noi stessi è che siamo riusciti in tre anni a dire che il Fringe porta pubblico. Nei festival di solito una compagnia conclude un percorso mentre nel nostro caso lo inizia. Le compagnie che vengono da fuori vengono messe sullo stesso piano di quelle provenienti da Roma. La forza del Fringe è vantarsi di avere una platea piena, portare pubblico al teatro in generale. Si parla di crisi del teatro e secondo me una piccola partenza potrebbe essere questa, andare a cercare spettatori dove non si pensa ci siano: anche le partite sono un modo per farlo. Si scopre che il teatro è qualcosa di diverso da quello che comunemente si pensa. Lo slogan “oltre il teatro” è per dire che il Fringe è dietro il teatro e quindi una mostra di ciò che non si vede, il duro lavoro dei teatranti. Ogni spettacolo è un microcosmo e c’è tanta fatica dietro. Siamo qui.

Maurizio Carrassi:

Siamo molto lieti di aver aperto la porta a questa iniziativa che contribuisce molto a promuovere una cultura nelle sue varie articolazione come nel circuito delle biblioteche. Sarei molto lieto di poter ospitare alcuni spettacoli nel circuito delle biblioteche. Le biblioteche invieranno agli utenti una mail con il programma del festival e i possessori della tessera bibliocard avranno lo sconto di un euro sugli spettacoli del Fringe.

M.C.:

Quest’anno il Fringe sta dando una forma a una suddivisione in generi?

D. A.:

Cerchiamo di rappresentare il panorama teatrale a 360 gradi. Ogni anno cerchiamo dei filoni ma molte volte non è possibile a causa del gran numero di spettacoli.


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