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I più grandi di tutti (Conferenza stampa)

Pubblicato il 4 aprile 2012 da Enrica Orlando


I più grandi di tutti (Conferenza stampa)

Carlo Virzì: Ho scelto di raccontare questa storia non tanto per parlare di inadeguatezza quanto più per raccontare quell’ ambiente musicale off del quale anch’io ho fatto parte con un gruppo, gli Snaporaz. Mi piaceva l’idea di raccontare dei personaggi che hanno accontanato un sogno.

Una domanda agli attori: come vi siete trovati nei ruoli?

Alessandro Roja: Bene, è un personaggio che mi è piaciuto. Alessandro è uno che non si preoccupa, un indolente che ha un ritmo lento e che trova il motore nello sguardo del film. Carlo Virzì mi diceva che Loris non è il personaggio tipico livornese, battuta pronta...E’ uno più morbido, adattato alla normalità. Una normalità in cui il mutuo è diventato una liberazione piuttosto che un peso.

Marco Cocci: Devo dire che ho fatto buon uso della mia cialtornaggine per questo ruolo. Mao ha solo la voce e per mostrarsi al meglio deve esagerare.

Dario Cappanera: Rino è un po’ diverso da me, io sono più votato all hard rock ma è stata una bella esperienza. Rino è uno che è incazzato nero perchè ha paura di rincorrere il sogno quindi preferisce nascondere la testa sotto la sabbia.

Corrado Fortuna: L’aspetto fantastico di Ludovico è che conosco benissimo il suo lato di fan. Io ad esempio ero un fan sfegatato degli Snaporaz. Mi è piaciuto il processo di desantificazione che è stato fatto su Ludovico che appunto non ci viene presentato come un santo ma anche nel suo aspetto vile. Lui è un viziato ed approfitta della sua disabilità per intenerire, come un ricatto morale.

Claudia Potenza: Il mio personaggio è una moglie innamorata che accetta l’immaturità del marito, un bambinone che è rimasto fuori dalla cialtronaggine della band ma si trascian dietro quell’indolenza... VIrzì mi aveva palrato, per questo personaggio, di una donna diversa dai clichè delle coppie in cirsi. Una che accetta il proprio uomo nei suoi difetti.

Claudia Pandolfi: Sabrina è un personaggio bellissimo, che galleggia. Lei si lascia trascinare dagli eventi e resta evanescente. A lei interessa solo suonare.

Nelle movenze di Maurilio (Marco Cocci) si nota quasi uno scimmiottamento di cantanti come Frank Zappa, Jim Morrison, Iggy Pop. E’ un caso?

Carlo Virzì: No certo, avendo scelto di affrontare l’ambito musicale ho anche scelto dei topos.

Vedendo questo film si prova un po’ di nostalgia per quel mondo provinciale di certa musica anni Novanta

Frankie HI-NRG MC: Si eravamo meravigliosamente provinciali, di un provincialismo che non ci ha mai abbnadonato nel suo aspetto più bello che era quello di ricerca del sogno.


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