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Mostra del nuovo cinema di Pesaro - presentazione della cinquantesima edizione

Pubblicato il 14 giugno 2014 da Giovanna Branca


Mostra del nuovo cinema di Pesaro - presentazione della cinquantesima edizione

Erail 1964 quando Lino Miccichè e Bruno Torri diedero vita alla Mostra del nuovo cinema di Pesaro, Festival cinematografico che festeggia quindi quest’anno la sua cinquantesima edizione, che si svolgerà dal 23 al 28 giugno.
A presentarla, alla casa del cinema, sono il direttore artistico Giovanni Spagnoletti, lo stesso Bruno Torri, Adriano Aprà e Vito Zagarrio (il comitato scientifico) ed il direttore organizzativo Pedro Armocida.
La cinquantesima edizione è una data importante, che ci consente di fare dei bilanci, di guardare al futuro avendo alle spalle una lunga tradizione”, esordisce il co-fondatore Bruno Torri. I bilanci e la commemorazione del passato saranno i protagonisti dell’Evento Speciale di quest’anno, per cui Torri, Zagarrio ed Aprà hanno selezionato 15 film di quelli proiettati nei primi decenni di vita della mostra. ” Questi film rappresentano un campione delle linee portanti della mostra – continua Torri – sono opere con cui spesso i registi hanno esordito, come C’era una volta un merlo canterino di Otar Iosseliani, dato che il Festival di Pesaro ha sempre puntato molto sulle opere prime. Ma ci sono anche opere di grandi maestri già riconosciuti internazionalmente come Jean-Luc Godard e Nagisa Oshima”. “Notte e nebbia del Giappone di Oshima, benchè sia un film del 1960, è stato visto per la prima volta in Occidente a Pesaro”, ricorda Aprà. Ed ancora, “quando Iosseliani venne nel 1971 era il suo primo viaggio all’estero ed aveva una “spia” dell’unione Sovietica a controllarlo”. Molto tempo è trascorso dai giorni in cui, come aggiunge Torri, “per selezionare i film e scoprire nuovi talenti si viaggiava fino ai lati opposti del mondo”. Oggi è tutto diverso e, conclude Aprà, “per molti giovani che forse non conoscono questi film sarà una vera scoperta”.
Ad essere commemorato ed omaggiato sarà anche il fondatore della mostra e suo direttore per 24 anni Lino Miccichè, scomparso 10 anni fa, su cui verrà proiettato un documentario realizzato dal figlio Francesco, nonché le sue stesse opere cinematografiche. A lui è del resto intitolato il premio del concorso che anche quest’anno vedrà titoli di registi esordienti provenienti da tutto il mondo, tra cui il vincitore verrà scelto da una giuria di quattro nomi: l’attrice e regista portoghese Maria De Medeiros, il regista Daniele Vicari, la sceneggiatrice Francesca Marciano ed il critico cinematografico Silvio Danese.
Ma non è tutto qui, dato che addirittura, come spiega Giovanni Spagnoletti, “il programma è raddoppiato rispetto a quello dell’anno scorso, benché i soldi siano sempre meno”. La retrospettiva sarà dedicata al cinema americano indipendente: “non quello da Sundance, fucina delle nuove leve della grande produzione – continua il direttore – ma le opere più interessanti del versante più sperimentale, anche se non astratto, che affronta anche temi sociali e politici importanti”. Tra gli altri, anche Francophenia dell’attore e regista James Franco. Alcuni registi della retrospettiva saranno a Pesaro per l’evento ed incontreranno il pubblico per delle Masterclass. E delle Masterclass si terranno anche per l’altro focus della mostra: il cinema d’animazione italiano contemporaneo che, sempre a detta di Spagnoletti, “vuole dimostrare come dopo una battuta di arresto il cinema di animazione italiano sia sempre più crescendo d’importanza”.
Continua poi anche l’attenzione agli sguardi femminili nel cinema russo contemporaneo, sia di fiction che documentario.
Infine, racconta ancora il direttore, “la notte del 28 giugno, in contemporanea con il Festival di Sarajevo, verrà proiettato il film collettivo I ponti di Sarajevo, per la commemorazione del centenario dell’attentato che diede inizio alla prima Guerra Mondiale”.
Ma ci sarà anche molto altro a Pesaro nei giorni del Festival, in questa edizione a metà tra passato e futuro, o meglio che guarda al futuro celebrando il suo importante passato.


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