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Passione sinistra (Conferenza stampa)

Pubblicato il 15 aprile 2013 da Sabrina Mascellari


Passione sinistra (Conferenza stampa)

Roma, Multisala Adriano, 11 aprile 2013

Passione sinistra è il film che segna il ritorno al cinema di Marco Ponti, il regista di Santa Maradona e A/R Andata + Ritorno. Dopo diversi anni di assenza dalla regia, l’autore piemontese scrive e dirige una frizzante commedia romantica incentrata sui cliché ideologici di cui sono prigionieri i due personaggi, Nina (Valentina Lodovini), brillante blogger idealista di sinistra, e Giulio (Alessandro Preziosi), ricco imprenditore di destra, che vengono inaspettatamente travolti da una passione che mette in discussione tutte le loro certezze e le loro differenze. Il film, interpretato tra gli altri da Vinicio Marchioni, Eva Riccobono e Geppi Cucciari, è liberamente ispirato al libro di Chiara Gamberale, Una passione sinistra (edito da Bompiani nel 2009), ed è stato presentato in anteprima alla stampa con una conferenza, breve e piuttosto contenuta, alla quale hanno partecipato il cast artistico, l’autrice del romanzo e alcuni rappresentanti della produzione (BiancaFilm e Rai Cinema) e distribuzione (01 Distribution) della pellicola.

Di seguito le considerazioni emerse durante l’incontro e i commenti al film del regista, della scrittrice e dei diversi attori protagonisti.

Marco Ponti

Interrogato sulla genesi del film, il regista ha risposto che l’idea è nata dalla produttrice Donatella Botti della BiancaFilm che, acquistati i diritti del libro della Gamberale, gli ha poi domandato se poteva essere “nelle sue corde”. Lo scontro ideologico accennato nel romanzo per Ponti ha rappresentato solo un presupposto per descrivere una situazione dinamica di cambiamento personale e come un conflitto può a volte generare qualcosa di nuovo e buono; l’autore ha anche sottolineato più volte di non aver avuto l’ambizione/intenzione di narrare la dualità destra-sinistra italiana (le “due tifoserie” che forse stanno diventando tre?), non più attuale e anche meno interessante. Scopo del film è, quindi, raccontare con i toni della commedia, che di per sé presuppone un esito positivo, qualcosa che è più vicino all’Italia di oggi nella quale forse è possibile intravedere un futuro diverso, non più legato a certi vecchi schemi ideologici e mentali.

Chiara Gamberale

L’autrice ha dichiarato di aver completamente affidato il testo a Marco Ponti e, anche se la pellicola non è una pedissequa trasposizione cinematografica del romanzo, si ritiene soddisfatta (e divertita) per gli obiettivi raggiunti dal regista poiché ha saputo raccontare il potere e l’attrazione che suscitano le cose e le dimensioni che vengono violentemente rifiutate a priori. Laddove nel romanzo è prevalente la metafora di un determinato periodo politico, nel film c’è la spregiudicatezza necessaria a ritrarre il mondo osteggiato rappresentato dal ricco imprenditore destrorso e quello cosiddetto “dei buoni” di sinistra con le loro evidenti incoerenze. Secondo l’autrice il regista ha fatto “suo” il libro e per questo lo scrittore diviene solo spettatore, oltre che lettore di un racconto nuovo.

Alessandro Preziosi

Affascinato dall’onestà con la quale Marco Ponti vive e pratica la sua professione, l’attore napoletano è rimasto colpito dal messaggio di propulsione al cambiamento che offre Passione sinistra, e allegramente inquietato dal fatto che il regista abbia pensato a lui per tratteggiare il personaggio di Giulio, tenendo persino una sua foto accanto mentre scriveva il copione. Del film ha apprezzato non tanto e non solo la sceneggiatura, a suo parere divorata dall’attore che ne fa perdere un po’ “di smalto e di colore”, quanto lo spirito collaborativo in fase di lettura dello script e le divertenti dinamiche che si sono create sul set durante la lavorazione della pellicola, in particolare le scoppiettanti scaramucce con la collega protagonista.

Valentina Lodovini

Amante dei cambiamenti intesi come evoluzione e trasformazione, l’attrice considera Passione sinistra, più che una commedia romantica che tenta di demolire i luoghi comuni di destra e sinistra, la storia di un’identità che si plasma, cambia, cresce. La sua Nina è come Alice della favola che si trova in un mondo che non conosce e dal quale viene travolta, devastata e confusa e che, alla fine del viaggio, trova se stessa e capisce che la diversità può essere una ricchezza.

Geppi Cucciari

Con la sua nota verve ironica e graffiante, Geppi Cucciari, che in Passione sinistra interpreta la migliore amica di Nina, ha raccontato della sua amicizia con Valentina Lodovini, nata prima del film e proseguita anche al di furori del set cinematografico, e di come è stato facile calarsi nel personaggio di Martina visto che è una donna che dice sempre quello che pensa e spesso in modo spudorato. “Bello, bello il cinema, ma la ripetizione sfianca”, dice Geppi, ragione per cui ha improvvisato spesso, per dare più freschezza ai dialoghi e perché non si ritiene una professionista della recitazione, come i grandi attori che riescono a ripetere le battute all’infinito con la stessa enfasi. Improvvisazioni e cambiamenti comunque apprezzati dal regista.

Vinicio Marchioni

Nel film interpreta Bernardo, il compagno di Nina, uno scrittore un po’ inconcludente, intellettuale, gran seduttore e molto fedifrago. Ha definito la sceneggiatura di Ponti straordinaria, per come sono stati rappresentati i personaggi, per i dialoghi divertenti e per la critica ironica agli intellettuali italiani, motivo per cui si è divertito a interpretare questo ruolo.

Eva Riccobono

La modella siciliana in Passione sinistra interpreta l’esilarante Simonetta, la fidanzata svampita di Giulio, ruolo che ha molto amato e che voleva assolutamente impersonare sperando di essere presa al provino. Ha dichiarato di essersi molto divertita a calarsi nei panni di Simonetta anche durante le pause sul set e ha sottolineato come su questo tipo di personaggio negli Stati Uniti grandi attrici hanno costruito favolose carriere.

La conferenza stampa si è avviata verso la conclusione con alcune domande sulle scelte musicali (la cover di Mengoni di Destra-sinistra di Gaber in apertura del film), sul lavoro dei costumisti (le stravaganze modaiole stile Lapo Elkann di Giulio) e sul cameo di Marco Travaglio, punto di riferimento indiscusso per Nina. Molti in sala hanno intravisto nel personaggio del giovane rampante sindaco di Roma (interpretato da Glen Blackhall), Matteo Renzi, impressione smentita dal regista che ha dichiarato di essersi ispirato solo ed esclusivamente a Re Julien dei lemuri di Madagascar, esempio di figura di potere stupida.

Per sapere davvero Da che parte sta l’amore?, come recita la tagline di Passione sinistra, al pubblico non rimane che aspettare il 18 aprile, data di uscita nelle sale del film che sarà distribuito in 250 copie.


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