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Robot & Frank

Pubblicato il 27 novembre 2012 da Salvatore Salviano Miceli


Robot & Frank

Il futuro é quello prossimo. Un futuro del tutto credibile a cui, per buona parte, stiamo già assistendo. É in questo scenario temporale che si sviluppa Robot & Frank, racconto delicato, tra ironia e dramma, che porta sullo schermo un vecchio ladro in pensione (topo d’appartamento sarebbe la definizione più appropriata) che conduce una vita solitaria alle prese con i primi segni di decadimento senile e con un non semplice rapporto con entrambi i figli ormai adulti.
Proprio per ovviare a quello che, nonostante non sia mai specificato, sembra essere un principio di Alzheimer, Frank (un come sempre ottimo Frank Langella) si vedrà affiancato da un robot di ultima generazione cui spetterà il compito di monitorare la malattia e avvisare in caso di pericolo.
In realtà il film, partendo da questo rapporto che si andrà costruendo tra i due differenti tipi di intelligenza, umana e artificiale, racconta di un protagonista che non accetta che il futuro metta da parte ciò che per lungo tempo ha caratterizzato e costituito la sua vita. I libri, metafora di un mondo ancora non del tutto digitalizzato, divengono appiglio e tramite per il protagonista con i propri ricordi. In questa riflessione più ampia c’è spazio per assistere all’ironia, sempre velata da una mai troppo accentuata malinconia, con cui nasce e cresce l’amicizia tra il robot e Frank e, come il genere impone, ad una vena delicatamente surreale che finisce per coinvolgere l’intero film.
Jake Shreier, il regista, é abile nel restare entrò i confini di un pathos accettabile. Sfrutta al meglio sia Langella che, nel suo piccolo ruolo, Susan Sarandon, costruendo un film delicato ma soprattutto ben equilibrato. I rischi di eccedere con l’elemento drammatico, infatti, erano più che ravvisabili. Fortunatamente il degrado fisico e mentale del protagonista, comunque non nascosto e anzi considerabile come uno degli assi portanti dell’intera narrazione, si innesta in un racconto leggero e piacevole che sfrutta una sceneggiatura ben costruita.
Robot & Frank non é certo il primo film che esplora in maniera divertita la possibile iterazione tra uomo e macchina. Il suo pregio sta nel non andare troppo oltre con lo sguardo, giocando con un futuro quantomai riconoscibile e preventivabile, senza prendersi troppo sul serio e, al contrario, schernendo bonariamente filosofie pro e contro la robotica. Un film gradevole ma nulla più.


CAST & CREDITS

(Robot & Frank) Regia: Jake Schreier; sceneggiatura: Christopher D. Ford; fotografia: Matthew J. Lloyd; montaggio: Jacob Craycroft; interpreti: Frank Langella, Susan Sarandon, Liv Tayler; James Marsden; produzione: Exclusive Media; origine: Usa; durata: 89’.


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