La tecnologia rende liberi, è ormai risaputo.

Se ne accorto anche Mick Garris che con il progetto Masters of Horror vuole affermare la assoluta libertà artistica del regista sulle spietate leggi hollywoodiane. La verità è che da sempre il costo proibitivo di un film ha costretto i registi di tutto il mondo a sottostare alle esigenze produttive; altrettanto vero è che minore era l’investimento economico e minori erano le pretese del produttore. Lo sapeva bene Rossellini, lo sapevano bene Truffaut e compagni ed ora lo sa anche Garris.

Chiamati a raccolta quelli che ama definire Masters of Horrors (Dario Argento, John Carpenter, Joe Dante, Tobe Hooper e John Landis) Garris ha offerto loro un’occasione allettante: poter finalmente realizzare il film che volevano, quello nascosto nel cassetto (è il caso di Chocolate dello stesso Garris) o quello che non avrebbero mai potuto fare, esattamente come volevano. Unico limite: il tempo (60’) e il low budget (tutti i film sono stati girati in HD). E il risultato? Ancora tutto da vedere: quella di Torino è la prima mondiale della serie, ma l’esperimento è sicuramente interessante e speriamo che questi film ci riservino delle terribili sorprese.

Titoli della serie:
Chocolate (regia: Mick Garris); Cigarette Burns (regia: John Carpenter); Dance of the dead (regia: Tobe Hooper); Deer Woman (regia: John Landis); Homecoming (regia: Joe Dante); Jenifer (regia: Dario Argento).