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TORINO FILM FESTIVAL 2006 - CONCORSO - ZAPISKI PUTEVOGO OBKHODCHIKA-NOTES BY THE TRACKMAN

Pubblicato il 17 novembre 2006 da Andrea Esposito


TORINO FILM FESTIVAL 2006 - CONCORSO - ZAPISKI PUTEVOGO OBKHODCHIKA-NOTES BY THE TRACKMAN

Notes by the Trackman racconta la storia dell’ “uomo dei binari”, un vecchio cieco che controlla le condizioni della ferrovia di una desolata zona del Kazakistan. Cammina sui binari e individua quelli che sono da riparare solo passandoci sopra. Così il vecchio aiuta il figlio, che lavora come controllore del traffico ferroviario, grazie alla sua conoscenza terrena e prodigiosa, la sua umile chiaroveggenza.
Zhetyruov, al suo primo lungometraggio, racconta una storia autobiografica: suo padre faceva lo stesso lavoro del vecchio del film (Nurzhuman Ikhtymbayev, una celebrità in Kazakhistan); Notes by the Trackman vuole essere un omaggio a lui e a tutti quelli che hanno dato la vita per quella ferrovia, opera immensa, una traccia infinita che attraversa villaggi sperduti e smisurati deserti.

La ferrovia accompagna la vita della piccola comunità di cui fanno parte il vecchio e la sua famiglia: suo figlio, la moglie di questo e il piccolo Sanat, che sta per andare in collegio. All’inizio del film infatti vediamo i festeggiamenti per l’ammissione di Sanat a scuola, in un banchetto ai margini della ferrovia. Quando Sanat si allontana per andare in città, mano nella mano con il nonno segue le rotaie, linea che segna ugualmente la vita individuale e corale dei personaggi.
Il percorso costretto della ferrovia diventa così tracciato esistenziale, nel vecchio cieco più che in tutti gli altri: per lui il binario è un compagno che indirizza un percorso altrimenti perduto, il corrispettivo infinitamente lungo della corda che si lega in vita per non smarrirsi quando lavora nel campo.
Allo stesso modo il vecchio è binario per la sua famiglia. Ascolta, osserva e vive ciò che accade ai suoi cari, come se lui stesso fosse il percorso, lui la strada che gli altri seguono; come fosse un commentatore muto, appunto il treno o il binario che trasporta e accompagna. Notes by the Trackman racconta essenzialmente la figura dell’uomo della ferrovia, mistica, un antico custode animato da una serenità e da una pace irreali. Ne esce un piccolo oggetto filmico straniante, visto dagli occhi della stessa vita che racconta. Si respira un’ancestrale e impalpabile saggezza. Un film arcaico (non per l’effetto della pellicola, seppiata per motivi di budget), difficilmente collocabile.

(Zapiski Putevogo Obkhodchika) Regia, sceneggiatura, produttore: Zhanabek Zhetyruov; fotografia: Boris Troshev; musica: Kuat Shildebayev; scenografia: Svetlana Niyazova; interpreti: Nurzhuman Ikhtymbayev; produzione: Kazakhfilm; origine: Kazakistan, 2006; durata: 64’


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