Il film è un testo peculiare, composto dai suoni e dalle immagini che Gehr raccoglie a Torino nel novembre 2005, mentre la città veniva trasformata e rinnovata in vista dei Giochi Olimpici Invernali. Una "città in lavorazione", con strade chiuse e operai ovunque. Intorno ai cantieri persone che camminano o in attesa, colte in un passaggio momentaneo che la cinepresa cattura e ritrasforma.

Un montaggio frenetico alterna figure, le accavalla, le modifica in una metamorfosi reiterata che coinvolge il passante come Torino. La figura umana è ridotta a uno sfarfallìo, in un’operazione che ricorda certo cinema underground americano (Mekas, Brakhage...), se non altro per il senso dell’elaborazione di una visione intesa come allucinazione.
Ernie Gehr dice l’automazione dell’individuo in una città cantiere, ripreso da angoli di strada, prospettive parziali e nascoste. Dalla ripetizione alternata e intrecciata di scene e figure emergono brandelli di significati, in un gioco di accostamenti e sovrapposizioni.

(Before the Olympics) Regia, sceneggiatura, montaggio, produttore: Ernie Gehr; origine: USA, 2006; durata: 15’