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Ubu Fuori Porta - Arianna

Pubblicato il 3 luglio 2008 da Luigi Coluccio


Ubu Fuori Porta - Arianna

Marino, Museo Civico "Umberto Mastroianni" - Volteggia leggera, virtualmente leggera, Arianna sulle note della Lucia di Lammermoor di Donizetti. E come l’archetipo a cui il suo nome si rifà -la bellissima ragazza, figlia di Minosse e Pasifae, che aiutò Teseo ad uccidere il Minotauro, suo immondo fratellastro-, gioca con un filo, coperta da un drappo bianco, per poi svanire nel nulla...
Arianna, risultato spettacolare frutto degli sforzi congiunti di Michela Gentili e dell’Aqua Micans Group –danzatrice, coreografa, cantante la prima; film-makers and multimedia research lab for theatre composto da Paride Donatelli, Andrea Gallo e Alessio Spirli, i secondi-, presentato alla seconda serata della rassegna Ubu Fuori Porta, si connatura come un’interessante opera al confine tra la pura cinematografia e una performatività filtrata, e potenziata, attraverso il video.
Forme pure, letteralmente, attraversano lo schermo: dalle delicate braccia che emergono dal basso dell’evanescente scena, alle mani che sembrano accarezzare, languidamente, un filo teso, numerosi sono gli accostamenti di pure linee cinetiche e corporalmente cromatiche presenti nel video.
Il corpo delle Gentili, poi, si erge come compendio fisico totale degli arti appena mostrati, compendio che non assume i contorni spenti di una ieratica figura ma che inizia a danzare incessantemente in uno spazio asettico difficile da identificare.
La forte ascendenza cinematografica di cui è portatore il trio che compone l’Aqua Micans Group è sempre, perentoriamente, presente. Dettagli ambientali –il filo- si alternano continuamente a particolari, in un calibratissimo montaggio che viene però squadernato, ritmicamente e a livello compositivo, dal totale ad inquadratura fissa con l’entrata in scena dell’altro totale descritto prima, il corpo danzante della Gentili.
Sul crescendo della Lammermoor di Donizetti la Gentili inizia a moltiplicarsi, auto-clonarsi, auto-rigenerasi, sullo schermo, in sequenze (?) dal riuscito accento estetico.
La chiusura, accentuata dal finale dell’opera del compositore italiano, ci rivela però che una maggiore lunghezza avrebbe donato un altro respiro all’opera, così relegata allo stato di frammento, scheggia, incompiuto.


CAST & CREDITS

Scritto, diretto e danzato da: Michela Gentili Web Info: Ubu Fuori Porta, Aqua Micans Group


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