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Venezia 67 - I’m still here - Fuori Concorso

Pubblicato il 8 settembre 2010 da Nicola Lazzerotti


Venezia 67 - I'm still here - Fuori Concorso

Casey Affleck segue per due anni la vita dell’attore Joaquin Phoenix. Il racconto parte, quindi, dal 2008, anno nel quale il fratello di River Phoenix annunciò il suo imminente ritiro dalle scene motivato dalla volontà di seguire una fantomatica avventura come cantante di musica Hip Pop. La telecamera segue l’ex attore (cognato del regista, ndr), tra atteggiamenti imbarazzanti, performance vocali inconsistenti e mutamenti fisici rilevanti come la barba, i capelli lunghissimi e un aumento spropositato del peso, in un attento percorso autodistruttivo.

Il dubbio, di fronte a questo film d’esordio del giovanissimo Casey Affleck, sorge spontaneo. Fino a che punto quello che stiamo vedendo è un mockumentary? Quanto c’è di vero e quanto di inventato in questa vita di personaggio illustre?
L’opera si pone consapevolmente sul sottilissimo filo di un rasoio. _ Per quanto lo stesso Casey Affleck abbia in conferenza stampa confermato che l’atteggiamento tenuto da Joaquin Phoenix fosse del tutto veritiero (ma forse non dovremmo credergli), l’impressione, in noi spettatori è che ogni azione dell’attore sia motivata da puro amore di finzione, dal bisogno di una messa in scena destinata a far discutere.
Probabilmente la verità è nel mezzo. Forse i momenti di riflessione personale e di auto allontanamento dell’attore dalle scene per un non determinato periodo (che, comunque ci sono stati anche se non in nome di una sognata carriera di cantante), si sono prestati a questo progetto che, impossibile negarlo, si basa su di un’idea, un’intuizione brillante e provocatoria.
Il punto focale del film infatti, lontanissimo dal discorso vero-falso appena accennato, deve essere inteso come un momento di riflessione sui mass media che reagiscono agli atteggiamenti del protagonista con forza e derisione. La questione infatti non è il comportamento più o meno discutibile tenuto da Joaquin Phoenix, ma l’impossibilità da parte dei media e della comunità pubblica di accettare una determinata scelta ‘eretica’ da parte di un attore dello star-system. Come se questa decisione offendesse un mondo e un stile di vita troppo compromesso e troppo debitore della cause del successo ad ogni costo.
A schernire e provocare sullo schermo è il comportamento del protagonista, sempre sopra le righe e ostinato contro ogni forma di comune ordine e aspettativa del pubblico. Il regista e l’attore portano avanti allora in modo geniale un film fuori dagli schemi e dalle convenzioni, pervaso da un grandioso senso di libertà.


CAST & CREDITS

(Id.); Regia: Casey Affleck; fotografia: Magdalena Górka; montaggio: Peggy Eghbalian; interpreti: Joaquin Phoenix, Antony Langdon; produzione: Joaquin Phoenix, They Are Going to Kill Us Productions; distribuzione: Magnolia Pictures; origine: U.S.A., 2010; durata: 108’


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