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Intervista esclusiva a Emanuele Di Giorgi, amministratore delegato Tunué: ’La storia più bella è quando le storie diventano transmediali’

Pubblicato il 27 novembre 2014 da Carlo Dutto


Intervista esclusiva a Emanuele Di Giorgi, amministratore delegato Tunué: 'La storia più bella è quando le storie diventano transmediali'

Ieri pomeriggio, mercoledì 26 novembre, Tunuè, la casa editrice di fumetti (e non solo) di Latina è stata invitata allo IED di Roma per raccontare i propri successi editoriali e le strategie vincenti nel panel "Ai confini della pagina: transmedialità e graphic novel. Editoria, film e games". Intanto, con una rassegna stampa e un successo di pubblico senza precedenti, debutta al cinema il romanzo Tunué di Iacopo Barison: ad aggiudicarsi i diritti di Stalin + Bianca è RedIbis, casa di produzione cinematografica torinese di Daniele Segre. Il romanzo più recensito dell’anno, Stalin + Bianca, secondo volume della collana di narrativa Romanzi, progetto editoriale capitanato dallo scrittore fiorentino Vanni Santoni, fin dalla sua nascita si è rivelato apprezzatissimo dalla critica, dal suggestivo appeal grafico, caratterizzato dalla forza della vicenda e dalla bontà della prosa. Caso letterario del 2013/2014, Stalin + Bianca, racconta la storia di un ragazzo che appena diciottenne, dopo una brusca lite con il patrigno, credendo di averlo ucciso, scappa di casa con la sua amica Bianca. Un racconto avvincente partorito dal grande talento dello scrittore esordiente Iacopo Barison, la cui storia si fonda sulla combinazione di dolcezza e crudeltà che cammina sulle macerie dell’immaginario contemporaneo.

Abbiamo intervistato, a ridosso dell’incontro allo IED, in esclusiva per Close-Up, Emanuele Di Giorgi, amministratore delegato Tunué.

Sì è appena concluso l’incontro allo IED a cui avete partecipato come relatori del panel sulla Transmedialità e crossmedialità, siete stati designati come portatori di eccellenza e sperimentazione nell’ambito dell’editoria, ci racconti grazie a quali caratteristiche Tunué si posiziona in quest’ambito?

Tunué, nei suoi 10 anni di vita, ha cercato sempre di guardare avanti e di intraprendere strade meno battute. Oggi siamo un hub editoriale, che al suo centro pone le storie, che possono essere raccontate attraverso diversi media e forme narrative. La competizione è globale e ci scontriamo quotidianamente con colossi editoriali, ma la progettualità e capacità di scovare storie e declinarle in diversi universi narrativi ci ha permesso di crescere e resistere alla crisi che ha colpito non solo l’editoria.

L’attenzione alla gestione dei diritti per gli adattamenti cinematografici, in qualunque forma si sviluppa (serie tv, web series, fun fiction) sta diventando sempre più attraente per gli editori italiani, perché?

E’ semplice, perché i lettori/spettatori sono alla ricerca continua di storie, quindi è naturale che i produttori, oltre a creare soggetti cerchino tra i romanzi. Per gli editori è una possibilità di aumentare le entrate sia per via dei diritti cinematografici sia per la visibilità, che genererà un aumento delle vendite del libro stesso.

Avete dichiarato che a seguito del successo di pubblico e critica, il romanzo Stalin + Bianca dell’esordiente Iacopo Barison, che ha all’attivo una rassegna stampa senza precedenti diventerà un film, spiegaci come e chi lo realizzerà.

Siamo estremamente contenti di questo risultato, perché per una realtà come la nostra che ha alle spalle meno di 6 mesi di storia editoriale nel campo della narrativa e solo 4 titoli in catalogo è stupefacente. Però non è propriamente così, perché è dal 2012 che stiamo lavorando a stretto contatto con Vanni Santoni, direttore editoriale della collana, per definirne le linee guida e lavorare sui testi. Anche qui è la progettualità, la visione e la capacità di scelta che hanno fatto la differenza. Siamo anche molto contenti di aver venduto i diritti di riproduzione cinematografica a RedIbis, casa di produzione torinese di Daniele Segre, di cui già stimavamo l’operato.

Il graphic novel Viola Giramondo di Turconi e Radice diventerà un’opera di narrativa illustrata alla Geronimo Stilton , per capirci, e infatti la società che ha rilevato i diritti è proprio la proprietà del topo investigatore, ossia Atlantyca Dreamfarm. Svelaci i retroscena.

Quando Marcella Drago ci ha contattato per acquisire i diritti per realizzare opere di narrativa illustrata di Viola Giramondo siamo stati onorati, perché pensiamo che Atlantyca Dreamfarm sia la più importante realtà editoriale per capacità e visione di gestire progetti transmediali. Abbiamo aderito perché il loro orizzonte non si ferma alle Alpi, ma travalica i confini per cercare di giungere in tutto il mondo. Di Viola abbiamo venduto anche i diritti di traduzione in Francia e Mediatoon ci rappresenta in tutto il mondo. Le storie create da Teresa Radice e Stefano Turconi, due autori big della Disney, ha tutte le carte in tavola per sfondare a tutti i livelli.

Quale sarà il prossimo progetto transmediale di Tunué?
A Natale uscirà l’adattamento in graphic novel di Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi, a cura di Marino Magnani e Marco D’Aponte, di cui siamo molto orgogliosi, perché per realizzarlo abbiamo preso i diritti da Wiley, che è uno dei più importanti agenti al mondo.

Per maggiori informazioni:
www.tunue.com


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