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Festa del cinema di Roma - Sono Gassman! Vittorio re della commedia

Pubblicato il 23 ottobre 2018 da Fabiana Sargentini

VOTO:

Festa del cinema di Roma - Sono Gassman! Vittorio re della commedia

Raccontare un attore pieno di sfaccettature come Vittorio Gassman non è impresa facile. La porta a termine con emozione e fierezza Fabrizio Corallo, il giornalista cinematografico italiano più mondano al mondo (non a caso il direttore della Festa del Cinema di Roma Antonio Monda, prima della proiezione, ha detto di essere, oltre che del festival di cinema in cui è presentato il documentario, anche il direttore della fondazione Fabrizio Corallo): Corallo è ed è stato l’amico ideale, l’accompagnatore delle dive, il factotum di alcuni dei maggiori registi italiani del Novecento. L’affabilità del regista, in questo caso, è il passepartout che ha aperto i cuori degli intervistati, viventi o da qualche anno scomparsi: la chiave di lettura sotterranea dell’opera. Le dichiarazioni di Dino Risi, di Mario Monicelli, di Ettore Scola su Gassman (durante interviste fatte da Corallo nell’arco lungo della sua amicizia con ciascuno di loro) hanno il sapore dolce amaro di un finale inatteso, di uno spostarsi di sopracciglio a mettere in dubbio l’intero monologo precedente dell’attore, portano un plusvalore magico ai novantaquattro minuti di film che lo spettatore gusta con straordinario piacere. Gassman è stato tutto: superbo attore di teatro (lui che fu iscritto all’Accademia Silvio d’Amico dalla madre per fargli superare una timidezza eccessiva); serioso cattivo senz’anima nelle prime prove al cinema (“Riso amaro” di De Santis, 1949, per citarne uno); mattatore comico e drammatico in cinquant’anni di carriera cinematografica italiana e internazionale (va più volte a lavorare in America, una prima volta durante gli anni Cinquanta, - quando sposa Shelley Winters, con cui ha la sua seconda figlia Vittoria, gira film come “Rapsodia” di Charles Vidor (1954), “Mambo” di Robert Rossen (1954), “Guerra e pace” di King Vidor (1956) - una seconda volta negli anni Settanta (a più riprese) girando “A wedding” di Altman nel 1978, “Quintet”, fantascientifico del 1979); fuoriclasse in televisione conducendo un programma dall’ironico nome “Il mattatore”; istrionico regista teatrale che edifica un piccolo teatro nella sua villa sull’Aventino dove invita amici per rappresentazioni e feste. Gli spezzoni di film - così tanti, così belli, così rappresentativi dell’importanza fondamentale del cinema italiano nel mondo - mischiati alle voci di chi lo ha amato, il primo maschio Alessandro, l’ultimo figlio Jacopo, Emanuele Salce, figlio di Luciano Salce, che ha vissuto con lui da quando Gassman ha sposato sua madre Diletta D’Andrea, i registi, gli attori e le attrici con cui ha lavorato (Stefania Sandrelli, Giancarlo Giannini, Gigi Proietti...), disegnano un uomo complesso e stratificato, dallo sportivo in età giovanile al colto e spiritoso guitto che gigioneggia per diletto (lo spettacolo “i tromboni” degli esordi con Salce e Luciano Lucignani, entrambi colleghi di Accademia), un uomo con una interiorità profonda, con la capacità di ammettere i suoi difetti e i suoi limiti come padre, un uomo che ha sofferto di depressione ed è stato capace di uscirne (scrivendo un memoir, “Un grande avvenire dietro le spalle”). È impossibile rimanere impassibili davanti alle vicende di un grande uomo egoista e talentuoso, istrione e dongiovanni, che ha avuto una carriera straordinaria e alti e bassi umorali caratteriali, padre di quattro figli da quattro donne diverse, vissuti come tali a momenti alterni (forse in maniera più compiuta solo il più giovane, Jacopo, avuto in tarda età) acuto e trasformista, lucido e gigante in ogni scelta compiuta. Non si può non piangere, non ridere, non emozionarsi con questo compagno di strada di tutti coloro che hanno amato e amano il grande cinema.


CAST & CREDITS

(Sono Gassman! Vittorio re della commedia); Regia: Fabrizio Corallo; sceneggiatura: Fabrizio Corallo; montaggio: Laura Liberanome; musica: Armando Trovaioli; interpreti: Alessandro Gassman, Paola Gassman, Vittoria Gassman, Jacopo Gassman, Emanuele Salce; produzione: Dean Film, Surf Film; distribuzione: Sky Arte, Rai Cinema; origine: Italia, 2018; durata: 94’


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