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Tutti intorno a Linda

Pubblicato il 19 agosto 2009 da Arianna Pagliara


Tutti intorno a Linda

Tra i film presentati al Roma Indipendent Film Festival – Riff Awards 2009, sabato 21 marzo è stato proiettato al cinema Aquila Tutti intorno a Linda, commedia sceneggiata e diretta dalle registe torinesi Barbara e Monica Sgambellone, qui al loro primo lungometraggio.

La protagonista Linda, ventinovenne aspirante attrice tormentata da tante piccole ansie e fobie, si trova a dover fare una scelta difficile quando le viene diagnosticata l’endometriosi, malattia che necessita un’operazione, ma che potrebbe guarire grazie ad una gravidanza. Tra l’eventualità di diventare mamma e quella di entrare in sala operatoria Linda propende per la prima opzione, a causa del terrore irrazionale che prova alla sola idea di entrare nel reparto chirurgia di un ospedale. L’unica cosa che resta da fare è trovare, il prima possibile, un uomo disposto a diventare padre.
Maria Victoria Di Pace, presente in sala all’anteprima del film, è più che convincente nei panni di un personaggio che deve essere comico senza mai cadere nel grottesco in questo film in cui le registe scelgono di leggere la realtà in chiave caricaturale. Tutto costellato di gag ed equivoci, Tutti intorno a Linda utilizza una comicità semplice e schietta, che raggiunge i picchi migliori nelle sequenze esasperate in cui vengono mostrate le pubblicità che interpreta Linda. L’approccio delle registe in questi passaggi del film si avvale di un umorismo singolare, quasi surreale. Assorbenti, materassi e peperoni non sono certo la massima aspirazione della ragazza, ma sono queste le offerte di lavoro che, almeno in un primo tempo, riceve. Nel frattempo coinquilini, amici, ex fidanzati e aspiranti amanti che stanno, è il caso di dire, tutti intorno a Linda, si fanno opportunità narrativa per fraintendimenti spassosi e tormentoni comici, come le brutte figure che la protagonista non riesce ad evitare ogni volta che incontra il suo direttore di banca.
E’ vero che la voce fuori campo che accompagna il film ne appesantisce leggermente i ritmi, e non sempre i dialoghi si distinguono per originalità, ma del resto le registe sembrano mirare soprattutto a una rappresentazione fatta di brio e leggerezza, in cui, ad esempio, la malattia della protagonista non è un argomento che vuole aggiungere spessore e significato alla storia, ma più che altro un input narrativo utile a indugiare sulle avventure sentimentali di Linda, sulle sue indecisioni e sulle sue piccole paure. Si ride, in qualche modo, di lei, ma si ride anche e soprattutto insieme a lei, nel senso che le registe descrivono il personaggio con affetto ed empatia. Pian piano la ragazza ritroverà il suo equilibrio, come viene mostrato in un finale forse inaspettato ma che però, al momento giusto, restituisce al film quella dimensione più realistica di cui a tratti si sente la mancanza.
Pregio particolare di questo primo lungometraggio di due registe che hanno, entrambe, una formazione da scenografe, è di sicuro l’uso vivace del colore - che ricorda un po’ il Soldini di Agata e la tempesta – e l’attenzione nella scelta di scenografie e costumi. Aiutato qua e là da accompagnamenti musicali riusciti, appropriati a certi passaggi comici, Tutti intorno a Linda è nel complesso un film godibile, ben recitato dall’attrice italo-argentina, curato nei dettagli e nei particolari.

Intervista alle registe Barbara e Monica Sgambellone

Intervista al montatore Alessandro Sabbioni


(Tutti intorno a Linda) Regia: Barbara e Monica Sgambellone; sceneggiatura: Barbara e Monica Sgambellone; fotografia: Giancarlo Ferrando; montaggio: Alessandro Sabbioni; musica: Riccardo Della Ragione; interpreti: Maria Victoria Di Pace (Linda), Francesca Faiella (Sara), Sax Nicosia (Giacomo), Juan Pablo Di Pace (Edoardo); produzione: Dania Film; origine: Italia ; durata: 90’


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