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Festival del Film di Roma 2014 - About a girl

Pubblicato il 5 novembre 2014 da Monia Manzo


Festival del Film di Roma 2014 - About a girl

L’adolescenza è sinonimo di fragilità, senso di inadeguatezza, estraneità al mondo adulto, non accettazione della metamorfosi del proprio corpo.
Chi non ha mai sentito almeno uno di questi sentimenti o sensazioni?
La conseguenza spesso è un incrinarsi dell’equilibrio psicofisico dei teen-ager che al loro sguardo tutta l’esistenza appare esageratamente contorta e squallida.
Nel film About a girl il regista Mark Monheim affronta la tematica della crisi adolescenziale attraverso una storia apparentemente comune, ma basata su una sceneggiatura molto divertente, che smonta con grazia qualsiasi effetto drammatico, seppur reale del racconto.
Charleen (Jasna Fritzi Bauer) è una ragazza, che nonostante il segno lasciato dalla separazione dei genitori e l’allontanamento del padre, è da ritenersi fortunata per il grande affetto dimostrato da tutta la famiglia. La nonna, donna intelligente e un po’ "rock n’ roll", rappresenta la figura centrale della vita della teenager, mentre la mamma si prende cura della figlia, nonostante debba mandare avanti la gestione della casa con lavori precari e vendite on line.
Inutile dire che la realtà per i ragazzi molto spesso è bypassata dal loro naturale egocentrismo, legato alla scoperta della propria personalità ormai adulta e all’abbandono inevitabile dell’infanzia.
Charleen scontenta della propria esistenza, ma soprattutto dei propri ricordi tenta maldestramente il suicidio nel bagno di casa; sarà la telefonata della sua unica e più cara amica a salvarle la vita.
Da quel momento tutto assume un aspetto diverso e il ritmo del film diventa meno frenetico, ma analitico di comportamenti e meccanismi adolescenziali molto profondi, attraverso dialoghi esilaranti nonché credibili. La giovane donna dovrà recarsi da un "fastidioso" psichiatra, che la assilla con strambi giochi mentali, i quali però riescono a smuovere la vitalità di Charleen: scopre così l’amore con il suo compagno di scuola "secchione" ma geniale e sensibile e nonostante la perdita dell’adorata nonna, comincia ad apprezzare la vita, osservata inaspettatamente come antitesi della morte e come dono irripetibile nella sua estrema unicità.
Riesce a ricongiungersi ad un padre freakettone che l’ha sempre amata con riservatezza e forse con scarso successo a causa dei suoi modi goffi, finché decide una sera di parlarle dedicandole una dolce canzone al suono della sua vecchia chitarra, che tanti anni prima aveva incantato la ex moglie.

Inutile dire che la realtà assume tante sfaccettature a seconda del punto di vista da cui viene osservata e quale cambiamento più repentino e spontaneo può esserci che quello della crescita?
Monheim cattura la differenza di sguardo di Charleen attraverso un film ben strutturato e mai banale, pieno di sentimento ma mai affettato o scontato. Una particolare lode va’ alla regia di una così giovane e talentuosa protagonista nonché agli intensi dialoghi spesso comicamente tragici, così come lo è la vita.


CAST & CREDITS

(About a girl ); Regia: Mark Monheim; sceneggiatura: (Mark Monheim and Martin Rehbock); fotografia: (Daniele Schnönauer) ; montaggio: (Stinne Sonne Munch); musica: (Sebastian Pille); interpreti: (Jasna Fritzi Bauer), (Heike Makatsch), (Aurel Manthei), (Simon Schwartz), (Sandro Lohmann), (Lili Forgach), (Nikolas Frei); produzione: (Die Film Gmbh, Imbiss, Martin Rehbock); origine: Germania, 2014; durata: 104’


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