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Festival del Film di Roma 2014 - The Lies of the Victors

Pubblicato il 18 ottobre 2014 da Giovanna Branca

VOTO:

Festival del Film di Roma 2014 - The Lies of the Victors

Tratto da una poesia di Ferlinghetti, il titolo del film di Christoph Hochhäusler - The Lies of the Victors – ne è anche il commento, dato che fa riferimento alla manipolazione gli eventi che verrà assimilata alla realtà tout court laddove la manipolazione non venga smascherata. Sulla scia dello scandalo dell’NSA esploso in Germania con particolare virulenza, il protagonista Fabian, un reporter della vecchia scuola famoso per i suoi pezzi di inchiesta scottante, inizia ad indagare il suicidio di un ex militare di servizio in Afghanistan poi impiegato in un’azienda di smaltimento di rifiuti. Al suo fianco un’ambiziosa stagista, e contro di lui gli agenti di un’oscura agenzia di spionaggio che deviano la sua inchiesta per coprire delle manovre politiche. E’ evidente che Christoph Hochhäusler intende portare sullo schermo un thriller che si intreccia con l’inchiesta giornalistica alla Tutti gli uomini del presidente o una spy story sul genere di I tre giorni del Condor, ma si citano apertamente anche classici come La donna che visse due volte. Per fare un thriller all’americana non basta però pagare tributo ai maestri ed alle pietre miliari del genere, perché a The Lies of the Victors manca proprio l’elemento fondamentale di questo tipo di film, e cioè la suspance.
La vicenda non decolla mai, ed anzi è alquanto prolissa e noiosa, così come i tentativi di caratterizzare i personaggi e dargli spessore finiscono invece per dare forma a dei clichè che non sono quelli tipici del genere – la femme fatale, l’eroe tenebroso – ma delle macchiette bidimensionali. E se è ammirevole l’intento di trasporre l’attualità ed i suoi lati oscuri in un film di spionaggio che per una volta viene dalla vecchia Europa invece che dagli Stati Uniti, manca l’originalità autoriale tanto quanto il calibrato calcolo di un “artigiano” del cinema. La morale, infine, ci viene servita in modo troppo palese, senza lasciare niente alla fantasia né all’intelligenza dello spettatore. Quello che sulla carta avrebbe potuto essere un’ottima idea è insomma un passo falso e soprattutto noioso.


CAST & CREDITS

(Die Lügen der Sieger ) Regia: Christoph Hochhäusler; sceneggiatura: Ulrich Peltzer e Christoph Hochhäusler; fotografia: Reinhold Vorschneider; montaggio: Stefan Stabenow; musica: Benedikt Schiefer; scenografia: Renate Schmaderer; interpreti: Florian David Fitz (Fabian), Lilith Stangenberg (Nadja), Horst Kotterba (Hannes), Ursina Lardi (Karina); produzione: HeimatFilm, Mact Productions; origine: Germania; durata: 112’.


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