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DON GIOVANNI ALL’OPERA DEI PUPI
Nel buio un carro da processione traversa doloroso il palcoscenico, e il Lacrimosa del Requiem risuona, possiamo immaginare, per qualche assolata strada siciliana, nel mezzogiorno deserto evocato per effetto notte. Exit, per lascare il (...)
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THE GRUDGE
Dirigere sempre lo stesso film, che è poi se non una serie di variazioni sulla stessa scena primaria delle visioni terrifiche: deambulazioni di corpi in spazio infestato. Destino bizzarro quello di Shimizu Takashi, ormai alla quinta (...)
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PRIMA DEL TRAMONTO
Le parole leggere, e lo svanire, ellittico. Di questi materiali è fatto Prima del tramonto. Come l’altra volta, quando il conto alla rovescia si consumava Prima dell’alba, l’incessante e pur cristallino dipanarsi dei dialoghi rimanda alle (...)
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2046
Criticare 2046? Come si fa? Meglio fare altro. Tentare di definire, per esempio. 2046 o il rondò delle dimenticanze. Si fugge dal ricordo, e si è a lui incatenati, come ai propri segreti. Perché la memoria è un posto nel futuro da cui (...)
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2046
Criticare 2046? Come si fa? Meglio fare altro. Tentare di definire, per esempio. 2046 o il rondò delle dimenticanze. Si fugge dal ricordo, e si è a lui incatenati, come ai propri segreti. Perché la memoria è un posto nel futuro da cui (...)
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DE-LOVELY
Fa piacere ogni tanto infilarsi in un tunnel di rigorosa e orgogliosa inattualità come quello aperto da Irwin Winkler con De-Lovely. Una cinebiografia che si fa musical grazie alle cure di un regista-arcangelo della morte (Pryce) che (...)
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COLLATERAL
Per esplorare la struttura segreta dello spazio, niente di meglio delle tenebre. Ce lo hanno insegnato ultimamente due lunghe, memorabili maratone notturne come quelle di PTU (Johnnie To) e Collateral (Michael Mann). Notti alla (...)
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HERO
Hero è il miglior Zhang Yimou possibile? Sicuramente, giocando su un terreno simile, straccia su tutta la linea La tigre e il dragone. Altrettanto sicuramente non può attingere alle altezze dei capolavori di Tsui Hark e Ching Siu-tung, (...)
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Old boy
“Frattaglie”. Così una nota critica cinematografica scriveva papale papale su un noto settimanale di informazione di moderate tendenze sinistrorse a proposito di Old Boy, in un articolo non troppo lusinghiero sul programma di Cannes 2004. (...)
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COSI’ FAN TUTTI
Questione di giustezza di tono. Di perizia equilibristica: tra lo scintillio di superficie della commedia boulevardiere e le leggere profondità del tocco nouvelle vague. È quello che sembrano avere raggiunto i maghi della sottigliezza (...)